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LECCE-FIORENTINA, Una sfida particolare

di Marco Gori

E’ una sfida con molte storie particolari alle spalle quella che vedrà impegnate domenica Lecce e Fiorentina.
Dal Salento proviene infatti uno dei personaggi più rappresentativi del club gigliato, quel Pantaleo Corvino che proprio nel club giallorosso si è messo in evidenza lanciando giocatori del calibro di Vucinic, Bojinov e Chevanton.
Molte sono state le operazioni di mercato tra i due club, tra le quali ricordiamo l’acquisto dello stesso Bojinov e quello, assai chiacchierato, di Nacho Castillo.
Ma soprattutto le gare tra viola e Salentini sono sempre state caratterizzate da risultati imprevedibili e spesso determinanti: a cominciare dalla prima stagione in A dei gigliati dopo il purgatorio nelle serie minori dovuto al fallimento, che vide i giallorossi, nella gara di andata, schiantati al “Franchi” per 4-0, grazie ad un Obodo ed un Chiellini scatenati; per i viola si sperava ancora in un campionato ad alta quota, ma non fu così: la stagione si risolse con i viola salvi all’ultima giornata, grazie anche ad un assai discusso –tanto da essere inserito nel caso “calciopoli”- pareggio tra l’allora squadra di Zeman e il Parma; e, correndo avanti con gli anni, si arriva alla stagione 2008/2009, quella in cui la Fiorentina sembrava una corrazzata, grazie ad una sontuosa campagna acquisti portata avanti dalla società in vista della partecipazione alla Champions League: proprio nella gara interna coi giallorossi, i gigliati, piegati per 2-1 dalle reti di Giacomazzi e Castillo, capirono quanto difficile sarebbe stato riconquistare quel prezioso quarto posto in classifica. Quarto posto che i viola si guadagnarono proprio al “Via del Mare” nella penultima di campionato grazie ad un prezioso gol dell’indimenticato Martin Jorgensen e ad un clamoroso errore di quel Nacho Castillo che dopo pochi mesi si sarebbe trasferito in riva all’Arno. Quella gara significò anche la retrocessione del Lecce in Serie B, campionato vinto alla grande pochi mesi or sono dai ragazzi di De Canio.
Domenica si riparte da capo, con molti veterani e molte facce nuove, con una squadra che vorrà vendicare quell’1-1 di un anno e mezzo fa che la condannò alla cadetteria, ed un’altra che vorrà dimostrare di poter tornare tra le grandi del nostro calcio, con la quasi certezza, insomma, che non si tratterà di una partita banale.