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LEI CI GUARDA LE SPALLE, IL MONDO CI GUARDA (E CI INVIDIA) DV9

di Sonia Anichini

Quinto posto in classifica in solitaria e consolidato con un bel poker di gol alla Salernitana, lasciata la Juventus a -2 che fa sempre stare bene, terza vittoria consecutiva e un sacco di bei numeri che riempiono il cuore di orgoglio e ci riportano nel calcio importante, quello che conta e che ci può riportare in Europa. Nelle ultime cinque partite casalinghe, tutte vinte, la Fiorentina ha fatto ben 17 gol, una media di oltre 3 a partita diventando un pensiero per tutti coloro che dovranno incontrarci al Franchi. Non fate commenti banali sul fatto che ieri abbiamo incontrato l’ultima in classifica perché quattro reti le abbiamo rifilate anche alla capolista Milan…non si fanno disparità fra chi sta ai vertici e chi in coda!

Nell’estasi che contraddistingue questo periodo della Fiorentina va considerato che abbiamo ben 12 punti in più dello scorso campionato alla diciassettesima giornata e questo la dice lunga e ci fa gongolare. Non mi sembra vero e contro la squadra di Colantuono abbiamo dato l’ennesima prova di avere un signor allenatore che sa guidare e gestire questo gruppo in modo egregio. Mi è piaciuto, in questa ottica, quanto ci ha raccontato il Mister sul colloquio con Vlahovic dopo il gol: si sono complimentati a vicenda per avere marcato sul primo palo, cosa che non riusciva e che hanno quindi raggiunto dimostrando come il lavoro e la tenacia pagano.

Siamo andati in vantaggio dopo mezzora e già qualche preoccupazione cominciava a circolare, ma eravamo tutti convinti che sarebbe bastato aprire un varco, dare il la alla goleada per rimandare i nostri simpatici avversari a casa loro con la coda fra le gambe. Diciamo che li abbiamo fatti illudere che ci stessero mettendo in difficoltà per poi affondarli perché quando davanti hai Vlahovic è ormai una garanzia, timbra il cartellino con una regolarità quasi commovente: 15 gol in campionato e 32 nell’anno 2021…non ci sono parole ma solo applausi e standing ovation. Le lacrime vengono, almeno a me, tutte le volte che esulto e urlo il suo nome dopo le reti pensando a quando saranno altre tifoserie a farlo e devo ricorrere a tutta la razionalità che ho, poca, per limitarmi a godermelo partita dopo partita finché sarà possibile. Se penso che ci ha fatto salire l’ansia alla fine del primo tempo, quando ha preso un colpo alla caviglia, e ci siamo angosciati nell’intervallo al pensiero di non vederlo tornare in campo, posso dire che ci ha ripagati alla grande anche se acciaccato.

Il primo gol, importante per aprire le danze, è stato messo a segno da Bonaventura, poi la doppietta di DV9 ed in chiusura il sigillo Maleh al secondo gol di seguito, stavolta da subentrato, sono il riassunto della gara nella quale hanno spiccato anche Terracciano con un paio di pregevoli parate e Torreira (per me trottolino amoroso, come recita una nota canzone) che sta diventando il tanto desiderato regista di questo piacevole film viola. Ieri sono stati determinati anche i cambi perché, oltre al gol di Maleh, c’è stato l’assist di Sottil per Dusan a conferma di come tutti gli uomini di Italiano, forse proprio tutti no, siano per lui importanti.

È stato infine il giorno del ritorno di Ribery a Firenze e, come si prospettava, ci sono stati applausi per lui da parte del pubblico e abbracci da parte dei suoi ex compagni, soprattutto quelli del nostro bomber. Il francese ha potuto constatare di persona quanto sia ulteriormente cresciuto il ragazzo e ormai definitivamente consacrato e chissà se avrà pensato che qualche suo “vecchio” consiglio gli sia tornato utile.

Di sicuro la prestazione di Vlahovic, e quella della squadra tutta, sono state utili per confezionare un bel regalo per Italiano che ha fatto il compleanno il 10 dicembre e, lo so che l’accostamento non è proponibile, domenica finirei io gli anni e giuro che la vittoria contro il Sassuolo la gradirei assai!

La Signora in viola