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LEZIONE IMPARATA

di Matteo Sestini

Montolivo prima, Ljaic quasi e soprattutto Neto. Tanti giocatori persi a parametro zero e danni economici e tecnici difficili da colmare. Aggiungiamo anche la sensazione che qualcosa nella Fiorentina non stesse funzionando a dovere sul tema dei rinnovi, soprattutto per ciò che riguardava la tempistica con la quale si andava ad agire su questo tipo di situazioni. Dopo il caso Neto tutti invece pare abbiamo imparato la lezione. La società si è mossa coni tempi giusti, con determinazione e persino facendo qualche sacrificio economico in più.

Per Alonso si parla di un rinnovo quinquennale su una base di circa 1,5 milioni di euro a stagione (e forse anche qualcosa in più) contro la richiesta iniziale di 2 milioni netti fatta dal padre-agente del giocatore. Questo rinnovo di contratto si aggiunge ai già ottimi risultati ottenuti in estate con Babacar e Bernardeschi e quando si è alle prese con i contratti di giovani talenti le trattative, se possibile, sono ancora più complesse. Anche i giocatori paiono però essersi accorti che sfruttare l'opzione parametro zero con la Fiorentina non è quasi mai una buona idea. Vedendo quello che molti di loro stanno combinando nella loro carriera verrebbe quasi da pensare che sfruttare quel tipo di situazione con la società di viale Fanti possa rappresentare poi un vero e proprio handicap dal punto di vista della ''cabala''. Scherzi a parte, questi segnali sono importanti anche per il valore che sta acquisendo la Fiorentina all'interno del mondo dei giocatori stessi, che tra loro parlano confrontandosi sul valore della società d'appartenenza e sulle prospettive future.

Lezione imparata da tutti dunque e risultati positivi su tutti i fronti: per la società viola che si tiene stretta un patrimonio importante che eventualmente potrà essere libera di capitalizzare il prossimo giugno, e per lo stesso Alonso che potrà continuare al fianco di Paulo Sousa il suo percorso di crescita professionale, protetto da una società solida e ambiziosa. Senza dimenticare che Firenze è una città nella quale, dopo tutto, non si sta poi così male...