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LO SCAMBIO DEGLI -IC

di Iacopo Barlotti

Bilanci, riflessioni di metà stagione. Ora che sta tornando il vero Ilicic (ottima la sua prova giovedì sera nel freddo della Danimarca), l'interrogativo comincia a diventare sensato, pertinente. La Fiorentina ci ha guadagnato oppure no nelle operazioni di mercato con cui, nella scorsa estate, ha deciso di privarsi di Adem Ljajic puntando su Josip Ilicic?

Le considerazioni possono essere molteplici: dal punto di vista tattico, sull'aspetto tecnico, sul lato economico. Cominciamo da quest'ultimo. La Fiorentina aveva in rosa un giocatore, Ljajic, scontento, che chiedeva un ingaggio maggiore, e con una notevole "forza" contrattuale derivante dall'essere a 12 mesi dalla scadenza di contratto. Il rischio di ripetere il caso Montolivo, con un giocatore dal valore di una decina di milioni che se ne va a parametro zero, era concreto. Col Palermo i rapporti erano buoni ma non troppo, dato che la Fiorentina stava rispedendo ai rosanero due giocatori come Migliaccio e Viviano che non rientravano più nei piani né dei viola né dei siciliani appena retrocessi in serie B. Sul portiere, in particolare, il Palermo aveva fatto un sacrificio importante riscattandolo dall'Inter per girarlo in prestito ai viola. Ilicic era un giocatore che piaceva alla Fiorentina, che con 9 milioni (non pochissimi, per la verità) lo porta in riva all'Arno. La telenovela Ljajic però va avanti e con un'abile trattativa la proprietà viola lo cede alla Roma per 12 milioni di euro (più bonus). Morale della favola: dallo "scambio" la Fiorentina ci guadagna almeno 3 milioni.

Poi c'è l'aspetto tecnico-tattico. Le qualità di Ljajic, unite al rendimento degli ultimi sei mesi a Firenze, lo avevano proiettato fra i giocatori potenzialmente più forti del nostro campionato. Un possibile top-player. Che con Montella aveva finalmente trovato continuità (e tanti gol) partendo da sinistra nel 4-3-3 con Jovetic o Cuadrado. Avrebbe fatto comodo, eccome, Ljajic, vista l'emergenza di quest'anno. Sia nel 3-5-2 in coppia con Rossi o Gomez, sia nel 4-3-3.
Ilicic, invece, a una buona tecnica (e a un sinistro micidiale) unisce una collocazione tattica che ha lasciato diversi interrogativi. Si presentò dicendo alla stampa che non gradiva fare la mezzala, mentre al mister che non amava giocare a sinistra. Risultato? Finalmente a destra sembra aver trovato la posizione ideale.

In tutto questo, a parlare sono i numeri. Ljajic ha giocato 23 partite stagionali, di cui 18 in campionato dove - su 24 giornate - solo in 11 occasioni è partito titolare. Ha realizzato 3 gol nelle prime 4 partite da lui giocate, tutti da subentrato. In totale il suo bottino parla di 5 gol e 5 assist. Ma ad oggi non è un titolare, visto che nelle gerarchie di Garcia prima di lui ci sono Florenzi, Totti, Destro, Gervinho.
Josip Ilicic è in crescita. Dopo tanti problemi fisici che ne hanno condizionato la stagione, il suo bottino parla di 18 presenze stagionali con 4 gol, quasi come Ljajic. Ma lo sloveno ha lasciato il segno in tutte le competizioni, con 2 gol in serie A, 1 in coppa Italia e 1 in Europa League. Adesso la palla passa ai lettori di FirenzeViola.it: la Fiorentina ci ha guadagnato o no? CLICCA QUI E VOTA IL SONDAGGIO!!