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LO STESSO SPIRITO

di Tommaso Loreto

C'è arrivata vicina vicina la Fiorentina, alla settima vittoria consecutiva. Questione di centimetri. Gli stessi che sono mancati a Simeone per tramutare in oro i palloni di un Chiesa che nel primo tempo era tecnicamente imprendibile. Invece la mira ha difettato anche per gli altri, da Saponara fino a Biraghi, Eysseric e Gil Dias, e alla fine la striscia record si è fermata all'invidiabile quota sei.

C'è un dato, tuttavia, che segna la continuità delle prestazioni dei viola, con tanto di conferme arrivate anche contro la volenterosa Spal. La difesa continua a non incassare gol, l'unico che c'è riuscito nell'ultimo mese e mezzo è stato Belotti, poi Sportiello è rimasto sempre imbattuto. E se a Roma proprio il portiere era stato determinante nel bloccare i giallorossi, in tante altre gare come quella di ieri è stata anche la retroguardia a comportarsi bene. 

Segno di una sintonia cresciuta di molto, in una squadra che paga l'inventiva che Milan Badelj non può attualmente mettere a disposizione, ma che almeno consente al gruppo di Pioli di non subire gol. Che è poi come compiere una buona metà dell'impresa.

Dettagli che devono far sperare in vista del match di mercoledì, quando arriverà la Lazio che esce da un derby sofferto, pareggiato in dieci contro undici. Avranno voglia di rivincita per continuare la corsa Champions, ma con questo spirito la Fiorentina ha tutto per fare la propria partita.