LONTANO DALLA CRISI DI NERVI
Che la sfida di domenica a Genova sia importantissima per le sorti future della Fiorentina è fuori discussione. Decisiva no, viste le dieci partite ancora a disposizione, ma certamente una vittoria o una sconfitta (specie se accompagnata da una vittoria del Lecce) potrebbero segnare, in un senso o nell’altro, la classifica degli uomini di Delio Rossi. Per questo motivo la società, dopo due giorni di riposo seguiti all’umiliazione di sabato sera, ha optato per il ritiro a Montecatini, anzi no. A Viareggio, visti i problemi logistici della località pistoiese.
Una decisione del genere, già la quarta da quando Delio Rossi siede sulla panchina del Franchi (le altre volte furono prima delle sfide alla Roma, al Cagliari e al Cesena, 7 punti in tutto), servirà, nei pensieri dei dirigenti gigliati, a ricompattare un gruppo a corto di energie mentali e forse non così unito come qualcuno vorrebbe far trapelare. Nel gruppo, chiaramente, oltre ai giocatori, inseriamo anche i dirigenti e l’allenatore. Ma la parte grossa la farà come sempre chi scende in campo. E proprio loro, i giocatori, sono stati “vittime” ieri di una minicontestazione (nel numero, ma i concetti erano praticamente gli stessi di sabato sera) alla partenza per Viareggio. Probabilmente, oltre che per compattare il gruppo, è stato deciso un ritiro fuori città anche per stare lontano dal clima infuocato di Firenze in questi giorni post Juve. Polemiche feroci ed attacchi verbali continui, in fondo, non farebbero bene a nessuno in un periodo delicato come questo, dove l’unico obiettivo comune rimane la salvezza della squadra.
Ma a ben vedere, sfruttando un pezzo de La Repubblica in edicola stamani, il ritiro servirà anche per fare chiarezza sulle reali volontà del “gruppo”. Dopo la batosta bianconera i più arrabbiati sembravano essere i due partenti certi di fine stagione, Montolivo e Natali. La domanda che ci viene spontanea è: com’è possibile che due giocatori in scadenza di contratto e quindi fisiologicamente meno propensi a dare il 101% per la maglia viola siano i più arrabbiati per ciò che è successo? E ancora, a chi è stata avanzata la richiesta di un maggior impegno? Questi interrogativi, di cui Firenze non conosce la risposta ma che certamente saranno chiari all’interno dello spogliatoio, dovranno gioco forza sparire nei prossimi giorni in Versilia. Per ripartire dal lussuoso Principe di Piemonte con i nervi rilassati e gli animi rafforzati, quasi come dopo una bella vacanza. La location, in fondo, può far pensare proprio a quello…