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LUCI A SAN SIRO

di Tommaso Loreto

Per i più nostalgici il Meazza in San Siro, versione nerazzurra, potrebbe persino riportare alla mente dolci ricordi. Triplette di Batistuta (che quando si trovava davanti Pagliuca si trasformava in un toro di fronte al drappo rosso) e doppiette di Chiesa incluse, c'era un tempo in cui la Fiorentina sapeva creare problemi insormontabili all'Inter. Non a caso l'Internazionale dei record guidata da Trapattoni, proprio a Firenze cadde rovinosamente sotto i colpi di Baggio e Borgonovo.

Tempi diversi, ahinoi, per quella che invece si presenta semplicemente come la terzultima tappa di una campionato a dir poco difficoltoso per la Fiorentina di Mihajlovic. Fra infortuni e defezioni inaspettate, infondo, il tecnico serbo soltanto da una settimana ha ritrovato l'organico completo, con lo stesso Jovetic che, però, dovrà comunque attendere domenica prossima per sperare di ritrovare uno spezzone di partita dopo quasi nove mesi d'inattività per un infortunio gravissimo.

E finisce allora che quella di domenica contro l'Inter sia davvero, e ufficialmente, l'ultimissima occasione per i viola per provare a battere una grande e rassenerare ulteriormente un ambiente che, se è vero che oggi appare meno elettrico per le recenti vittorie, resta comunque a dir poco deluso. Anche e soprattutto per quelle prospettive future, societarie e di squadra, che ancora tardano ad arrivare. Sul mercato, del resto, sono più i nomi in uscita da casa viola che non le possibili trattative intavolate da Corvino per costruire la squadra della prossima stagione.

E volendo osservare Inter-Fiorentina risulta lampante come, anche sul piano del mercato, gli intrecci non manchino. Da una parte quel Pazzini coccolato da Firenze ma esploso prima a Genova e poi proprio a Milano. Dall'altra quel capitano viola Montolivo che solo pochi giorni fa a Milano c'era già, e non per giocare. Un incontro con il procuratore Branchini e con Corvino per fare luce sul futuro, così si dice, sempre che il futuro stesso di Montolivo non sia a tinte nerazzurre visto il corteggiamento prolungato del club di Moratti al centrocampista di Caravaggio.

Dinamiche di mercato a parte, comunque, Mihajlovic sembra intenzionato a confermare la fiducia al gruppo reduce dalle vittorie in serie fra Cagliari e Udinese. Dunque ancora una volta Montolivo potrebbe fare coppia con D'Agostino a centrocampo con Behrami a completare il reparto e Vargas confermato al posto di un anonimo Mutu. Davanti, poi, insieme a Gilardino ancora Cerci vera e propria lieta sorpresa di questo finale di stagione. Dovesse proseguire sulla strada delle recenti doppiette, l'ex Roma, avrebbe di che sfregarsi le mani per la prossima annata. Anche perché andrebbe a rinverdire una tradizione assolutamente degna di nota in ambito di doppiette viola a San Siro.