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LUI CREDE NEL PROGETTO, IL POPOLO VIOLA NON PIU'

di Sonia Anichini

Possono scaldare il nostro cuore, e magari anche il fisico visto il freddo glaciale di questi giorni, le prestazioni nello stage della Nazionale dei nostri viola convocati? Possono farci saltare di gioia le reti di Benassi e Chiesa pensando ai seri problemi in fase offensiva della Fiorentina? Può essere ritenuta una certificazione di garanzia sul valore di Biraghi la fascia di capitano da lui indossata nel secondo tempo di questo incontro amichevole? Per me no, ma sono sempre note di merito che, con questi chiar di luna, fanno almeno sorridere e pensare che i nostri ragazzi possano uscire belli carichi da questa esperienza.

Non credo che l’annata viola sia di quelle che ti motiva e ti fa sputare sangue per il raggiungimento di una qualsiasi meta e un’iniezione di fiducia, un incoraggiamento che può arrivare anche dalla maglia azzurra può essere ben accetto. E’ vero che è solo uno stage e che mancavano calciatori di diverse squadre impegnate fra posticipi e Coppa Italia, come è vero che di calciatori italiani nel nostro campionato ce ne sono sempre meno, ma possiamo solo sperare che questi giorni siano stati proficui per i nostri violazzurri…che comunque hanno strapazzato i nostri ragazzi della Primavera!

Su questo palcoscenico, come in tutte le gare della Fiorentina, c’è sempre un occhio di riguardo per il nostro gioiellino Chiesa e le belle parole che ha detto Costacurta nei suoi confronti (“ha delle giocate pazzesche, quasi meglio del padre”) ci riempiono di orgoglio e di preoccupazione allo stesso tempo. Tutti confermano, tra i nostri dirigenti, che resterà a Firenze ma spesso aggiungono “speriamo per un altro anno” e questo la dice lunga sulla precarietà del futuro viola. E’ un film già visto con Bernardeschi, anche se i soggetti sono profondamente diversi, e sappiamo benissimo che ad offerte importanti i DV non resisteranno.

Federico, quello giusto, è un tesoro di ragazzo e sentirlo dire che “crede nel progetto” mi fa una tenerezza enorme. Quale progetto vede o intravede da queste parti? Capisco benissimo che non può dire niente di diverso e sarei felicissima che avesse ragione, anche perché la sua permanenza è l’unica speranza di veder costruire una squadra decente intorno a lui. Se così non fosse quanto altro potrebbe resistere, contratto o non, in una società che ambisce a vivacchiare? Quello che è successo nell’ultimo anno probabilmente non preoccupa la giovane stella, ma noi tantissimo e non crediamo più alle favole né ai fantomatici progetti.

In questi giorni mi hanno chiesto: se fosse tuo figlio che cosa gli consiglieresti di fare? Mi sono avvalsa della facoltà di non rispondere perché la mia passione viola è inconciliabile con le prospettive di carriera nel calcio. Io vedo solo la Fiorentina ma se vuoi emergere e vincere qualcosa, spogliando le vesti della tifosa, devo rassegnarmi, prima o poi, a vedere partire i nostri o meglio l’unico nostro campione rimasto.

La Signora in viola