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MAGGIO-GIUGNO, Dalla rissa alla rinascita viola

di Daniel Uccellieri

Il finale della scorsa stagione non ha fatto sicuramente dormire sonni tranquilli ai tifosi della Fiorentina, con la squadra viola sempre invischiata nella parte bassa della classifica in lotta per non retrocedere. L’incubo vero e proprio si materializza il 2 maggio 2012: la Fiorentina di Delio Rossi ospita al Franchi l’ormai retrocesso Novara. Una gara tutto sommato tranquilla sulla carta, che potrebbe regalare ai viola la giusta tranquillità in vista delle ultime due gare. Succede l’impensabile: dopo appena 29 minuti il Novara conduce al Franchi per 2-0 grazie alle reti di Jeda e Rigoni. Delio Rossi corre ai ripari, inserendo Olivera al posto dello svogliato Adem Ljajic. Ed è in questa occasione che succede una cosa mai vista sui campi da calcio: il giovane serbo risponde con un applauso ironico al tecnico gigliato, che per qualche secondo perde la ragione ed attacca fisicamente Ljajic. Una vera e propria rissa che in pochi minuti, grazie ad Internet, farà il giro del mondo. Un episodio che costerà caro al tecnico viola, che verrà esonerato a fine gara da un provato Andrea Della Valle. Sul campo invece la Fiorentina agguanta il pareggio grazie alla doppietta di Riccardo Montolivo, in una delle sue ultime apparizioni in maglia viola.  Passano pochi giorni, e la Fiorentina, con Vincenzo Guerini tecnico provvisorio per le ultime due gare, e la Fiorentina si gioca la permanenza in serie A nella sfida con il Lecce. Ai viola basta un punto per salvarsi matematicamente con una giornata di anticipo: alla fine arriverà la vittoria grazie alla rete di Cerci, in una gara finalmente combattuta dove tutti i giocatori della Fiorentina hanno dato l’anima. Salvezza ottenuta e rientro a casa dove, una settimana più tardi, arriva il Cagliari, per l’ultima, inutile, gara dell’anno: finirà 0-0, una partita molto noiosa con le due squadra ormai in vacanza. Finisce così la stagione della Fiorentina, con i viola che chiudono al 13esimo posto con 46 punti.

Comincia quindi il nuovo ciclo della Fiorentina: dopo anni di gestione Corvino, la Fiorentina punta forte su Daniele Pradé, che il 25 maggio 2012 firma un triennale con opzione sul quarto anno. Una scelte che si rivelerà azzeccata, così come quella del mister: dopo moltissime voci di mercato, la squadra viene affidata a Vincenzo Montella, che dopo una stagione esaltante sulla panchina del Catania, firma un contratto biennale con opzione sul terzo anno. È l’11 giugno 2012, una data che segna definitivamente la rinascita viola. C’è tempo anche per gli addii in casa Fiorentina: appena conclusa la stagione 2011/2012, Montolivo lascia la Fiorentina a parametro zero, firmando con il Milan. Parte anche il giovane Salifu, che approda in prestito al Catania nell’ambito dell’affare Montella. Giugno è anche il mese in cui devono essere risolte le comproprietà: le due più importanti riguardano Kharja e Lazzari. Entrambi, nonostante una stagione pessima, vengono riscattati dalla Fiorentina: il marocchino resta in viola, con la promessa di essere ceduto il prima possibile. Lazzari invece viene riscattato per 1.5 milioni di euro: il giocatore ha qualità importanti, non espresse nella sciagurata stagione, per questo la Fiorentina decide di dargli fiducia: a fine estate arriverà comunque la cessione, forse causata d alla famosa “notte brava della pernice”, assolutamente non digerita dal tecnico Montella.