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"MAGISTRALE" SÌ, MA SOLO IN NAZIONALE

di Luciana Magistrato

Due assist contro la Lituania, una prova definita "magistrale" dal suo ct contro la Slovacchia. Josip Ilicic almeno nella Nazionale è tornato decisivo. Il ct Katanec a fine gara Io elogia a più riprese "Non è che ha giocato bene, ma ottimamente -dice ai media - È stato magistrale. E’ stato positivo per molto tempo. Posso solo congratularmi". Parole che, si spera, possano rappresentare un'iniezione di fiducia anche in chiave Fiorentina dove invece accusa un momento di appannamento. Ben inteso neanche la Slovenia ha segnato tantissimo nonostante l'ottima prova di Ilicic, visto qualche ricamo di troppo che è bello sì da vedere ma in termini di gol non serve se non unito al cinismo, ma prestazioni esaltanti possono comunque rilanciare il giocatore viola in termini di fiducia.

Il rigore sbagliato, il primo in un campionato che sporca pur di poco l'ottima statistica del giocatore, ha forse minato quella sicurezza difficile da trovare con una forma fisica e meccanismi ancora da trovare, insieme a qualche mugugno tornato a farsi sentire dagli spalti. Tifosi e media sono d'accordo nel dargli un turno in panchina per ritrovare la "fame" e la brillantezza che sembra aver perso. D'altronde allo sloveno in questo momento si chiede di prendersi la squadra sulle spalle, al pari di Borja e di Kalinic che soffrono un po' della stessa sindrome, ma da solo non può certo fare e dipende da quello che chiede Sousa. Se il giocatore dovrà attaccare la profondità saranno fondamentali gli inserimenti degli altri giocatori offensivi. Se, invece, si abbasserà a prendere palla sulla trequarti sarà determinante il gioco sugli esterni. Insomma la Fiorentina non può essere solo Ilicic ma certo quando lo sloveno è in forma e brillante come quello visto in Nazionale è certo un'arma in più per Sousa.