.

MAI COSÌ VICINI

di Andrea Giannattasio

Che Rocco Commisso ami andare di fretta lo hanno capito un po’ tutti. A cominciare dai fiorentini, che nel giro di pochi mesi hanno visto ribaltata una situazione ambientale che al termine dello scorso campionato aveva toccato i minimi storici in quanto a feeling: adesso tutto è cambiato, con 35.000 spettatori di media allo stadio (e con la Lazio domani si sfioreranno i 40.000), una squadra finalmente competitiva e un club pronto a investire sulle strutture. Ecco, forse gli unici che erano ancora ignari di quanto davvero “fast” amasse andare il tycoon italo-americano erano gli uomini del Comune di Firenze, che abituati al cronico lassismo, al temporeggiamento e agli interminabili tira e molla in fatto di stadio con cui avevano fatto il callo durante la gestione Della Valle non si immaginavano che Commisso avrebbe scelto così in breve tempo di accelerare sul tema del nuovo impianto.

L’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Vecchio (durato oltre un’ora) ha però tutti i crismi di un punto di svolta nella vicenda che porterà presto Firenze a dotarsi di uno stadio nuovo. Commisso ha infatti preso visione dei passi in avanti che la giunta comunale e i suoi tecnici hanno fatto nel corso di queste settimane per liberare in fretta l’area Mercafir e ha gradito molto l’impegno che il sindaco Nardella sta mettendo nel rispettare quelli che erano le sue tre richieste, ovvero velocità, prezzo ragionevole e proprietà privata (anche se ha chiesto che sia utilizzato meno tempo rispetto ai 24 mesi prestabiliti per lo sgombero del comparto sud e la riqualificazione della zona nord del CAP). Ormai la data è stata fissata ed è scritta nero su bianco: settembre 2023. È allora che Commisso spera di vedere per la prima volta la sua creatura giocare la prima partita nella nuova, modernissima casa. Un tempo ragionevolmente breve (forse anche troppo) ma sul quale il Sindaco sembra poter venire incontro grazie alla task force che ha già mosso i primi passi. Firenze non è mai stata così vicina ad avere uno stadio nuovo.