MANCANO LE ALTERNATIVE A TERRACCIANO E CABRAL, I DUE CHIAMATI AGLI STRAORDINARI
L'importante per fare una buona squadra è avere un portiere e un attaccante buoni. Il principio forse è un po' superato vista l'importanza del gruppo e di 16 titolari che esaltino le idee di gioco di un tecnico. Ma il digiuno di gol per alcuni mesi fanno capire che nel calcio si inventa poco e che avere un attaccante che segni è sempre fondamentale, così come un portiere bravo che dialoghi bene e dia sicurezza al reparto difensivo e sappia parare almeno il parabile. Terracciano e Cabral sono tutto questo per la Fiorentina ed ora più che mai sono chiamati a fare gli straordinari in un mese che vedrà la Fiorentina in campo ogni tre giorni.
Pietro Terracciano da tempo ormai ha fatto sua la maglia da titolare, visto che nessun altro portiere lo ha mai messo in discussione, ed ora che Sirigu ha finito la stagione per infortunio di sicuro verrà chiamato a fare qualche sacrificio in più in termini di presenze, con Italiano che dovrà capire in quali partite eventualmente far giocare un Cerofolini che non vede campo dal 19 marzo di un anno fa, unica apparizione con la maglia dell'Alessandria in B dopo le 19 apparizioni nella stagione precedente sempre in serie B con la Reggiana. Il portiere di Arezzo si allena con dei buoni maestri e conosce bene la difesa viola disputando tutti i giorni le partitelle, questo va detto, come il fatto che la sua crescita gli ha fatto meritare la fiducia di società e staff, ma certo gli manca il ritmo e l'esperienza da serie A, logico quindi che l'allenatore lo metta solo all'occorrenza o in partite in cui ci siano le pressioni di una intera stagione.
Anche Arthur Cabral dovrà fare gli straordinari. Domani infatti dovrebbe tornare anche Jovic ma certo reduce da un'influenza-bronchite (se non peggio) che gli ha impedito di essere a disposizione della Nazionale. E prima ancora era dovuto andare a Madrid per motivi burocratici che gli hanno impedito di allenarsi in vista della gara di Conference. Difficilmente insomma ritroverà subito la forma per contendere il posto a Cabral nei primi ma importantissimi impegni, magari con staffette in corso di partita come nelle ultime gare (eccezion fatta per l'ultima in cui stava già male anche se la malattia non gli ha impedito - nei giorni di passaggio dalla Fiorentina alla Nazionale - di partecipare al party di compleanno della compagna). Cabral sembra invece avere la testa alla Fiorentina e sta cercando di fare la storia della squadra viola come ha sottolineato oggi in una intervista. Sabato ha giocato anche l'amichevole con il Seravezza ed è andato a segno dimostrando di essere sul pezzo e per niente distratto, voglioso di ripagare la fiducia della società a gennaio.