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MANDRAGORA E LA SUA DUTTILITÀ: ECCO DOVE VUOLE IMPIEGARLO ITALIANO

di Alessio Del Lungo

La Fiorentina deve ancora cominciare il ritiro di Moena, ma Vincenzo Italiano ha già in mente alcune idee per la sua squadra. Gli acquisti di Gollini, Dodò, Mandragora e Jovic saranno importanti per il tecnico, che ha deciso già come impiegarli e in che ruolo potranno essergli maggiormente utili. Tre su quattro hanno una posizione ben precisa da ricoprire sul campo, ma l'ex Torino può fare sia il mediano che la mezzala in un centrocampo a tre, oppure anche l'interno di un centrocampo a due in coppia con Amrabat. Il mister però, fin dai primi giorni di lavoro, è stato chiaro con il calciatore e gli ha ribadito la volontà, salvo sorprese che potranno comunque esserci durante l'anno, di farlo giocare da play oppure da interno nei casi in cui fosse necessario ricorrere ad un 4-2-3-1.

Il classe '97 sa che dovrà alzare il livello tecnico del suo gioco per non far rimpiangere Torreira, che ha comunque caratteristiche molto diverse, dettate anche dal fisico, rispetto a Mandragora. Quest'ultimo dovrà essere bravo a dettare i tempi della manovra, ma soprattutto a prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà con la personalità di chi non ha paura di niente. I presupposti sono sicuramente molto buoni visto che, chi lo conosce bene, racconta come sia maniacale nel suo lavoro, arrivando sempre tra i primi agli allenamenti e andando via tra gli ultimi dal campo per affinare la tecnica e capire i meccanismi del gioco del proprio allenatore. Firenze è una piazza esigente, lui lo sa e vuole fare il salto definitivo per dare una svolta alla sua carriera.