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MANO TESA

di Tommaso Loreto
M.Conterio

Di per sè un'apertura delle porte degli allenamenti nemmeno troppo inedita, a volerla leggere bene trattasi invece di chiaro cambio di strategia. La sfida tra tifosi e tecnico, del resto, ha di per sè di poco senso (al di là delle contestazioni legittime per quanto si vede in campo) così come poco senso sembrava avere il continuare a tenere posizioni fin troppo ferme. E così, dopo la presa di posizione societaria a fronte di cori inqualificabili, adesso arriva la mano tesa di Sinisa.

Dismessi i panni del combattente fiero che affronta con lo sguardo, e col sorriso, la curva che lo contesta, Mihajlovic prova a lanciare un primo, timido, segnale verso i tifosi. Perchè, poi, pur sempre di semplice amichevole a porte aperte trattasi. Per di più in famiglia. Ma, di questi tempi, in Fiorentina tanto vale non andare a limare troppo i dettagli.

Ecco perchè, allora, il gesto in sè è di quelli da plaudire, e da sottolineare nell'ennesima settimana critica che la Fiorentina si avvia a vivere. Questo non significa certo che a Verona la squadra possa esimersi dal provare a scrollarsi di dosso questa impotenza di gioco che fino a oggi la contraddistingue, e anzi restano gioco e risultati i definitivi giudici della vicenda, ma di certo si può cercare una sorta di tregua. Visto che, comunque, il muro contro muro non serve a nessuno. E, non a caso, al "Franchi" è anche già spuntato uno striscione di scuse per le accuse di domenica scorsa.