MANOVRE MILANESI
Da ieri sera la squadra-mercato della Fiorentina, nelle figure del dg Joe Barone e del ds Daniele Pradè, è stata fisicamente a Milano, da sempre cuore pulsante del calciomercato italiano, nonostante quest'anno come sede ufficiale dell'inaugurazione sia stata scelta Rimini. È nel capoluogo lombardo, infatti, che si ritrovano i protagonisti delle trattative, come nel caso ad esempio di Mino Raiola, agente tra gli altri anche del conclamato obiettivo viola Giacomo Bonaventura. Un colpo low cost quello dell'ex milanista, visto che arriverebbe da svincolato, senza incidere pesantemente sulle casse del club gigliato. Di fatto, una delle occasioni richieste da Commisso nell'intervista di due sere fa.
Una presenza, quella del presidente viola, che in queste ore si sta facendo sentire, e non poco. Con le parole a Rtv38, infatti, Commisso ha di fatto posto qualche elemento di pressione sulle spalle dei suoi primi dirigenti, e anche in queste ore sta rimanendo in costante contatto con entrambi, specie con Barone, così da definire le strategie del prossimo futuro. Piuttosto chiare, secondo quanto ci risulta: finché non si riuscirà ad ottenere liquidità con alcune delle tante cessioni in cantiere, più o meno importanti, niente spese di grosso calibro. Largo dunque a operazioni sulla scia di Bonaventura, e non è un caso che in queste ore si stiano riaccendendo le sirene sul fronte Mario Mandzukic, l'unico dei nomi accostati all'attacco viola ad essere oggi senza contratto. Proprio dal fronte svincolati, infatti, potrebbero arrivare le novità più significative in questa fase.
Poi, come scritto, ci sono anche le cessioni con le quali fare i conti, a partire da quelle definibili minori: ieri sera a cena con il duo Pradè-Barone c'era l'agente di Kevin-Prince Boateng, che dovrà trovare una nuova sistemazione al suo assistito, e un destino simile - specie dovesse essere completato l'acquisto Bonaventura - rischia di avere anche Marco Benassi, sempre più chiuso idealmente nel centrocampo che ha in mente Iachini. Tra piste estere e interne, quella del classe '94 - che comunque ha sempre ribadito di trovarsi bene a Firenze, anche tramite il suo entourage - potrebbe essere una delle situazioni in uscita a sbloccarsi per prima, anche perché garantirebbe qualche milioncino in entrata, che male non fa se visto nell'ottica di accendere un mercato viola ancora abbastanza sonnacchioso, e votato ad una fase d'attesa.