MARRONE (BANDIERAI) A FV, Open day a Firenze
Fonte: a cura di Alessio Del Lungo
L'Italia è un Paese dove le tradizioni sono molto importanti e spesso vengono salvaguardate in numerosi modi, ma se c'è una città che in questo è maestra, quella è proprio Firenze. La nostra redazione ha dunque contattato Antonio Marrone, capitano dei Bandierai degli Uffizi, per parlare dell'open day organizzato per sabato 13 novembre.
Come nasce l'evento e che cosa volete trasmettere alla gente?
"Si tratta della presentazione del gruppo ai cittadini di Firenze, ma l'obiettivo è anche quello di cercare di far capire quanto possa essere bello farne parte. Le figure principali sono tre ovvero gli sbandieratori, i gonfalonieri e i tamburini. I primi giostrano le bandieri, i secondi portano quelle delle 16 magistrature che noi rappresentiamo a spalla e infine invece ci sono i tamburini che suonano 3 diversi tipi di tamburo. Noi cerchiamo di mantenere la tradizione aprendosi verso ragazzi che vogliano farne parte viva".
Quanto è grande l'interesse delle persone per le tradizioni come questa?
"C'è un grandissimo interesse ed è una continua riscoperta grazie ad iniziative culturali di vario genere. Noi facciamo un'azione viva del mantenimento delle tradizioni e rappresentiamo le 16 magistrature che hanno avuto vita nella Repubblica di Firenze dal 1.200 fino ai primi del 1.700, la quale si era dotata di istituzioni pubbliche per gestire quelli che erano gli interessi di tutta la comunità. Io sono stato sbandieratore per 30 anni, poi sono diventato capitano... Portavo l'insegna dei Maestri dei pupilli, una magistratura che si occupava della tutela e della protezione degli orfani".
Qual è il vostro legame con la Fiorentina?
"Il legame è forte per due ragioni. Innanzitutto i fiorentini e i tifosi della Fiorentina devono ricordarsi sempre che il calcio è nato a Firenze. Ora si chiama storico perché ce n'è uno moderno, ma siamo noi gli inventori. Inoltre ci è capitato spesso di fare esibizioni al Franchi, di legare la tradizione del calcio storico e degli sbandieratori al calcio moderno. Il messaggio che vogliamo dare ai tifosi viola è il seguente: venite a provare che cosa vuol dire suonare un tamburo o avere in mano una bandiera con il giglio rosso in campo bianco".