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MATRI, COME NON SFRUTTARE LA FORTUNA

di Sonia Anichini

Non sappiamo se a Genova esista un Osservatorio Ximeniano, perché siamo sicuri che avrebbe emesso un comunicato per la scossa tellurica che ha provocato il tiro di Vargas, a pochi minuti dalla fine dell’incontro contro la Sampdoria. Una bomba che si è incastonata all’incrocio dei pali ma che, purtroppo, è tornata in campo senza regalare una gioia alla Fiorentina. Sarebbe stata, probabilmente, una nuova vittoria in extremis dopo il Napoli e avrebbe fatto molto morale, oltre che classifica. Dopo la rabbia per la mancata realizzazione, c’è stata anche la preoccupazione che il peruviano finisse a far compagnia alla compagine degli infortunati visto che, dopo il tiro, zoppicava. E’ stato il colpo più importante verso la porta blucerchiata, dato che rimane alla ribalta il problema del gol e, di conseguenza, la condizione di Matri. Dispiace farlo diventare un accanimento terapeutico, ma anche ieri ha sbagliato sotto porta. Pensare che lui è, forse, fra i calciatori più fortunati della Fiorentina. Arrivato a gennaio, dopo l’infortunio di Pepito Rossi, aveva la strada o meglio il campo spalancato per giocare sempre e comunque, figurarsi ora che si è di nuovo azzoppato Gomez. E’ l’unico attaccante titolare e titolato, ci sarebbe anche lo stimolo per una ipotetica convocazione per i mondiali, c’erano tutte le prerogative per fare bene, data anche la presentazione schioppettante di Catania, ed invece siamo qui a discutere sui suoi errori. Purtroppo il suo arrivo è anche coinciso con la fase calante di tutta la squadra, ma dopo ogni partita c’è qualcosa su cui recriminare. A Genova c’è stato qualche miglioramento in generale, rispetto alla gara contro il Milan, peggio sarebbe stato sinceramente impossibile, ma le difficoltà a finalizzare rimangono tali. Si riesce ancora a costruire gioco, anche se con difficoltà, ma quando si arriva all’area non sappiamo quale soluzione trovare. Non c’è però altra soluzione che quella di puntare su Matri. Se Rossi e Gomez non dovessero recuperare in tempo, all’appuntamento più importante della stagione, la finale di Coppa Italia, ci sarà lui e su lui dobbiamo insistere. Deve essere aiutato da tutti e solo il campo, e le conseguenti opportunità di gol possono aiutarlo. Casomai si impegni a buttare dentro qualche palla, così passa la tristezza a lui e a noi! Non vorremmo dire che è stata solo una bella presenza la sua, anche perchè sul rettangolo verde non è determinante. Visto che aveva toppato al Milan, ha ancora poco più di un mese per dare una svolta viola al suo destino.

 

La Signora in viola