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MATRI MALE, BORJA STANCO, LE SOSTITUZIONI ARRIVANO TARDI

di Tommaso Loreto

NETO – Il vento e la potenza della punizione di Balotelli non lo aiuta, ma la sua respinta centrale è tanto grave quanto imperdibile per Mexes che infatti porta avanti il Milan. Poco dopo manda sopra la traversa un missile di Muntari e si ripete qualche minuto più tardi su Taarabt. Sul bis di Balotelli non è, di nuovo, il massimo della sicurezza. Ma dopo una sfilza di prestazioni super un piccolo passaggio a vuoto può starci, 5.

TOMOVIC – Il tempo di cominciare a destra e si scorda di Mexes sulla respinta di Neto. Di lì a poco si ritrova a sinistra a sostituire Pasqual. Ed è da questa parte che dopo un buon anticipo su Honda regala il pallone a Muntari che costringe Neto ad alzare in angolo. Mettetelo ovunque ma mai più a sinistra, 5.

Dal 18'st WOLSKI – La squadra è in ginocchio, lui avrebbe bisogno di sostegno per mettersi in luce, e tra l'altre cose ha poco tempo per entrare in partita. Relativamente colpevole, 6.

RODRIGUEZ – A parte un pallone che attraversa l'area di rigore è vigile su tutte le altre occasioni del primo tempo. Idem nella ripresa con un bell'intervento in spaccata. Nel finale si fa ammonire e finirà in squalifica. In leggerissima ripresa, 6.

SAVIC – Duello con Balotelli a tratti aspro, ma dal quale spesso esce vittorioso. Il Milan segna solo su calcio piazzato anche perchè la sua resta una buona prova, 6.

PASQUAL – Nemmeno il tempo per scaldarsi che deve uscire, s.v.

Dal 17'st RONCAGLIA – Subito a suo agio entra bene in partita. E' invece ingenuo quando commette fallo su Honda al limite rimediando prima il giallo, poi il raddoppio del Milan. Mani bucate, 5,5.

MATI FERNANDEZ – Torna dopo qualche assenza e in avvio fa anche vedere qualcosina di buono. Resta lucido anche nel secondo tempo ma stasera predica nel deserto, 6.

AMBROSINI – All'andata si fece persino male pur di esserci contro la sua ex squadra. Stasera comincia con un giallo dopo un quarto d'ora. E' molto nervoso, ma rischia di pareggiare in apertura di secondo tempo, sotto misura, trovando solo l'esterno della rete. Nel ruolo di Pizarro si ritrova comunque spaesato, 5,5.

BORJA VALERO – Che sia stanchezza fisica o mentale non è dato saperlo, ma indubbiamente nel primo tempo manifesta le incertezze delle ultime partite. Dovrebbe prendere in mano la squadra e guidare la reazione nella ripresa ma dà semplicemente la sensazione di non averne le forze. Sulle gambe, 5.

CUADRADO – Primo squillo dopo sei minuti con un bel cross. In realtà diventa l'unico per un bel po' di tempo e anche nel secondo tempo, nel quale spesso finisce a sinistra, praticamente non lo si vede se non per un tiro da fuori che finisce in Curva Ferrovia. Cambiare continuamente ruolo, ad oggi, non lo sta aiutando. Nomade, 5,5.

JOAQUIN – Prima a sinistra, poi a destra, con qualche errore di troppo nella prima mezz'ora. Le cose vanno decisamente peggio rispetto a domenica sera, e fatica parecchio già a saltare l'uomo, figuriamoci quando deve arrivare al cross. Imballato, 5,5.

Dal 33'st MATOS RYDER S.v.

MATRI - Un colpo da dietro e un pallone invitante di Cuadrado che gira fuori di testa nei suoi primi dieci minuti. Poco dopo non trova la conclusione su una palla spiovente e lo stadio comincia a rumoreggiare. Non è una serata facile ma lui ci mette del suo sprecando un altro buon pallone in avvio di ripresa. A Napoli aveva almeno messo lo zampino nel gol, stasera spreca e basta. Male, 4,5.

MONTELLA – A sorpresa preserva Aquilani e getta nella mischia l'ex di turno Ambrosini, per il resto è il 4-3-3 preannunciato con Joaquin e Cuadrado ancora esterni dopo Napoli. La squadra però non gira esattamente come nel primo tempo a Napoli, e complice un'incertezza di Neto il Milan passa in vantaggio. La reazione non c'è, come non ci sono alcuni singoli fondamentali come Borja Valero o Cuadrado. Nel secondo tempo, sempre su punizione, arriva il raddoppio prima che sia il momento di Wolski e Matos. L'ingresso del polacco appare tardivo, anche quello del brasiliano che riporta i viola a due punte, ma stasera alla Fiorentina sarebbe servito ben altro per uscire dalle paludi di una prestazione senza verve. Se la corsa al terzo posto si era minimanete aperta, dopo stasera la Champions ritorna un'utopia. E a prescindere dalle condizioni fisiche (che non conosciamo vista la segretezza che regna su allenamenti e infortuni) le scelte questa sera non pagano. Negli ultimi tempi, purtroppo, non è la prima volta, 5.