MAZZINI, Misi in guardia i DV dal mondo del calcio
L'ex vice-presidente della FIGC, Innocenzo Mazzini, è intervenuto nel corso della presentazione del libro di Oliviero Beha: "Avvisai i Della Valle che dal calcio avrebbero avuto soprattutto problemi, anche perché nel calcio è necessario seguire tutto nei dettagli ogni giorno, e tutte le famiglie che hanno vinto ci spendevano lavoro ogni giorno. Il calcio non si impara in sei mesi anche perché il calcio è soprattuto un gioco di potere fra chi lo ha e chi no lo ha. Calciopoli? Una farsa. Una pura operazione di potere frutto di una lotta tra fazioni. Si è persa una grande occasione per cambiare le regole. Tutto cominciò quando Carraro chiamò quelle che erano le sette sorelle, il problema fu che le tre grandi, cioè inter, Milan e Juve hanno voluto più potere. E' tutta una questione di chi ha più e meno potere. Anche nelle intercettazioni. Carraro rientrò nel calcio per volere di Inter Milan e Juve. Parlare di giustizia sportiva di fronte a calciopoli non è altro che suggellare indirizzi politici. Fu un processo sommario che andava fatto in fretta. La Juve pagò per la famiglia Agnelli, Milan e Fiorentina si trovarono come la Juve a pagare minor potere rispetto ad altri gruppi. Oggi vedo dirigenti che comprano all'estero ignorando vivai e settori giovanili. Non ci sono più dirigenti all'altezza nel calcio, ma molti incompetenti e qualche malandrino. Si dice di Moggi, ma Moggi non ha mai mandato in rosso un club. Mencucci? Ha cominciato con me con i dilettanti; anche se non mi saluta, è un buon dirigente. La politica federale di carraro era quella che tutti parlassero con tutti. La Fiorentina? Una mattina la giustizia sportiva si alzò e decise che c'era un illecito sportivo per quanto riguardava Lecce-Parma e mise in mezzo me, Bergamo e De Santis".