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MEGLIO DI COSI'...

di Tommaso Loreto

Un'ora prima del fischio d'inizio il “Franchi” sembra quello che, sonnacchioso, attende le gare di fine campionato senza più obiettivi da raggiungere. Eppure, le code ai botteghini aumentano a dismisura col passare delle ore, mentre il formaggino comincia a colorarsi d'azzurro. Più di duemila bambini delle scuole calcio di tutta la Toscana, rigorosamente vestiti della maglia della Nazionale, prendono posto in quello che è solitamente il settore dedicato ai tifosi ospiti. E la musica che rimbomba nel “Franchi” racconta di una serata da vivere come una festa. Poi, il primo colpo al cuore. Prandelli sbuca dal sottopassaggio e si volta verso la Fiesole. Che ancora non è piena, ma di certo è tutta per lui. Un applauso, quello del ct ai tifosi, fotografato da decine di reporter. Poi il riscaldamento, e lo stadio che pian piano si riempie fino a quella quota (saranno circa 25.000) che sembra davvero realistica a giudicare dal colpo d'occhio. Anzi, a voler essere maliziosi, vien quasi da pensare che siano più gli spettatori di questa sera, che non quelli accorsi a vedere l'esordio viola contro il Napoli.

Il tempo degli applausi per una tribuna Autorità d'altri tempi, Baggio, Rivera, Antognoni, Galli ma anche Abete, Della Valle, Mihajlovic e Adrian Mutu e comincia la partita. L'invasione di campo di un tifoso particolare è quasi un fuorionda che non stupisce nessuno. E nessuno si stupisce se, nel suo stadio, Gilardino ritrova il gol dopo dieci minuti di gioco. Cross dalla bandierina, testata velenosa nell'angolo e Italia avanti con il suo bomber. “Tutto – molto – bello” direbbe qualcuno.... Montolivo si fa coraggio, prova la penetrazione, ma la sua conclusione è deviata intorno al ventesimo. Cassano e Giuseppe Rossi, due che da queste parti hanno sfiorato la maglia viola, si trovano a occhi chiusi. Manna dal cielo per il “Gila” che dopo il primo gol ha voglia di fare indigestione dopo mesi a stecchetto. Ma è un altro Rossi, quello con il De davanti, a raddoppiare. Tripudio di tricolori in Maratona. E chi l'avrebbe mai detto... La Fiesole risponde con i cori per Prandelli, che non manca mai di ringraziare. Cassano si procura una meritata standing ovation con il gol che vale il 3-0 e, ancora, sul tabellone non siamo alla mezz'ora del primo tempo.

La ripresa vede le prime sostituzioni. Gilardino esce sotto una pioggia di applausi che non si placano di fronte all'ingresso di Pazzini. Mentre va un po' peggio a Quagliarella che, inevitabilmente, paga i suoi nuovi colori ben poco simpatici da queste parti. Il secondo tempo ha ben poco da raccontare. Sul finale di partita bellissima incursione di Montolivo che porge la palla del quarto goal praticamente sulla linea di porta a Quagliarella, quinto goal a due minuti dal termine dell'incontro messo a segno da Pirlo su punizione. Giusto qualche ulteriore giocata di Cassano, qualche sgroppata di De Silvestri sotto la Maratona e quella tribuna autorità che, da tempo, non vedeva così tanti volti noti del pallone. Poi, ovviamente, anche il tapin di Quagliarella e la punizione telecomandata di Pirlo. Cinque a zero e poco male se nelle Isole Far Oer continueranno a lamentarsi dei terreni di gioco degli impianti sportivi fiorentini. Firenze ha vissuto la sua notte azzurra. Con lei anche Prandelli. Francamente meglio di così non poteva andare.