MEGLIO TARDI CHE MAI
C'ha messo un po' a riprendersi, la Fiorentina. Lo ha confermato lo stesso ADV, domenica sera dopo il Barcellona, facendo riferimento a un ciclo chiuso (quello con il tecnico Montella, a sua volta definito una "ferita ancora aperta") dopo tre anni di soddisfazioni. Anche per questo il club ha avuto bisogno di tempo per resettare tutto, e ripartire con nuove idee e soprattutto un nuovo tecnico. Non serviva molto altro, almeno ad oggi, per fare chiarezza. Visto che poi, il pubblico fiorentino ha risposto "presente" alla chiamata allo stadio per la gara con il Barça.
E non è solo questione di acquisti o di mercato, o semplicemente degli evidenti progressi di Rossi, anche perchè gli stessi Astori e Gilberto non saranno gli ultimi arrivi di questa campagna estiva. La Fiorentina aveva disperato bisogno di una boccata di ossigeno dopo settimane difficili spese tra il caso Salah e la beffa Milinkovic. Certamente la vittoria sui Campioni d'Europa in carica può aver aiutato tutti a ritrovare un filo di lucidità per piazzare qualche paletto sul futuro (occhio però a farsi prendere da facili entusiasmi di fronte a quella che resta una semplice vittoria nel calcio d'agosto) ma era al tempo stesso necessario che proprio l'elemento più rappresentativo di casa viola dicesse la sua.
E Andrea Della Valle non ha lesinato concetti, inclusi quelli su un Gomez per forza di cose ancora di proprietà viola. Ma il patron ha soprattutto ribadito come alla fine del mese la squadra sarà competitiva come del resto è sempre capitato, ma anche perchè lo stesso ADV ha sottolineato quali sono gli inevitabili limiti del club viola. Di fronte a immissioni di capitali esteri la famiglia Della Valle ha rilanciato la propria sfida verso piazze più alla "portata" come Genoa, Palermo e Torino senza certamente voler mollare la sfida alle più celebrate "big". Un obbligo, quello di tenere sempre d'occhio il bilancio, al quale non si può venir meno, pur mantenendo buone speranze per quello che potrà essere il lavoro di Sousa.
D'altronde è proprio il tecnico portoghese la novità migliore dell'estate viola, e quanto visto contro il Barcellona non può che essere un'ulteriore iniezione di ottimismo. Se, come probabile, nelle prossime settimane il mercato completerà la squadra (in ogni reparto) e se, di nuovo, la Fiorentina sceglierà la via della chiarezza come capitato in questo inizio d'agosto, allora sì, sarà più semplice ritrovare ai nastri di partenza anche un ambiente più compatto. Convinto di fare una buona stagione, conscio dei propri limiti, probabilmente più realistico di quanto si pensi nonostante un 2-1 sul Barcellona che non è cosa da tutti i giorni (al pari di quanto capitato un anno fa con il Real Madrid) ma soprattutto lontano dalle nebbie d'incertezza registrate per tutto il mese di luglio.