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MELO, Scandalosi alcuni arbitraggi

di Gianluca Losco

Sabato c'è la Juve in trasferta, e in casa viola cresce l'attesa per una delle partite più importanti e sentite della stagione. Lui è uno di quelli che la grinta ce la mette sempre e sta entrando sempre più prepotentemente nel cuore dei tifosi viola: Felipe Melo all'andata si fece espellere a causa del troppo agonismo e della troppa foga, ma lui in campo vuol sempre dare il 100%. Ecco, dunque, le impressioni del brasiliano raccolte in sala stampa a poco più di due giorni dall'atteso match.

Quanto sei arrabbiato per queste due sconfitte? "Contro il Lecce non abbiamo giocato bene, mi sono arrabbiato tanto. Contro il Milan mi sono arrabbiato per l'arbitro; quando sbaglia un giocatore si parla tanto, se sbaglia un arbitro contro la Fiorentina non c'è tanto eco, se sbaglia contro Inter e Juve si solleva un polverone. La Fiorentina ha fatto una grande partita e il risultato finale non è stato giusto".

Sulla linea di non protestare: "No, io sono uno che protesta sempre anche se rischio il cartellino. Contro il Milan l'arbitro ci ha detto che non si poteva parlare con lui, ma Kaka e Maldini ci parlavano come a un fratello".

Sulla partita contro la Juve: "Per me è un campionato a parte, se si vince questa partita è splendido. Sarà una partita più difficile che contro il Milan perchè è una squadra forte, e in casa è ancora più forte. Se giochiamo come a Milano e l'arbitro fa il suo lavoro possiamo vincere".

Sulla sfida dell'anno scorso: "Si parla sempre di queste partite perchè è stato bello".

Sul centrocampo della Juve, rimaneggiato sabato: "Penso che una grande squadra ha le riserve necessarie per fare sempre bene. Penso che la Fiorentina deve fare il suo lavoro e se lavoriamo come contro il Milan si può anche vincere".

Sul suo dialogo coi tifosi: "Quando sono arrivato qua mi sono detto che ci sono due campionati. I tifosi sanno che queste partite sono importanti e sapranno fare il loro lavoro".

Sulle cessioni: "Sono giocatori bravi e brave persone. Loro volevano giocare sempre; mi dispiace, però è la vita e penso che non è che è meglio lavorare con meno giocatori, ma è meglio lavorare con chi ha voglia di lavorare. Non mi aspetto nessun arrivo, ma se arriva un campione va benissimo".

Possiamo dire che per un paio d'anni rimarrai? "Io ho quattro anni di contratto e non voglio andare via; la società deve pensare da sè. Per quanto mi riguarda rimango alla Fiorentina, ma non dipende solo da me".