.

MENCUCCI, Galli non sputi dove ha mangiato

di Stefano Borgi

"Prima di tutto mi auguro un giorno di farne parte anche io della Hall of Fame viola, di conquistarmi un posto nella storia". A margine della presentazione della Hall of Fame viola, ha parlato l'amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci. Si comincia con una battuta... "Lo scudetto? E' un sogno che mi tengo per me, porta male parlarne. Figuriamoci se non lo sogno, ma non lo dico perchè come tutti gli sportivi sono superstizioso".

Poi subito una "stecca" all'ex dirigente viola Giovanni Galli. "Giovanni Galli è uno di quei dirigenti che ha l'abitudine di sputare sul piatto su cui ha mangiato - accusa Mencucci. Agli ex dipendenti della Fiorentina capita spesso. Ha detto cose spiacevoli sul mio presidente (su Cognigni ndr.) e non ha il coraggio di ridirgliele". Mencucci fa riferimento alle dichiarazioni di Galli, rilasciate a Lady radio giorni fa. Oggetto le parole del presidente esecutivo Mario Cognigni, che aveva "svelato" le strategie di mercato rivelando che era stato Diego della Valle in persona ad autorizzare la grande campagna acquisti della Fiorentina. E che tutto era avvenuto attraverso una telefonata tra lo stesso Cognigni e Diego della Valle. Galli aveva commentato che Cognigni non doveva rivelare certe cose, che dovrebbe stare zitto, e che quando Cognigni parla... fa più danni della grandine. 

Si parla delle parole di Diego Della Valle ieri sera a Otto e mezzo. "Cos'è cambiato in Diego della Valle che un tempo parlava di hobby riguardo alla Fiorentina? Niente, anche perchè quelle parole furono dette ad un intervistatore straniero. DDV vuole bene alla Fiorentina, vede tutte le partite, la passione non è mai mancata. Diego è coinvolto, ci investe tantissime risorse economiche, personali e mentali. Se considerasse la Fiorentina un hobby non si comporterebbe così. Certo, ci sono approcci diversi, lui ha definito Renzi e suo fratello Andrea...  "rock". Posso confermare..."

Ancora sulle parole di DDV... "Diego della Valle ha detto in maniera molto educata che la Fiorentina dà e pretende educazione e serietà da tutti. La Fiorentina non prende giocatori all'ultimo momento alle altre squadre. Non ci comportiamo così. Sono stato felice delle parole di Diego, se uno vuole un nostro giocatore si presenta da noi, lo chiede e vediamo... Non utilizzando intermediarii od altro, che vadano a stravolgere gli equilibri e disturbare la nostra professionalità. Quando Diego tornerà allo stadio? Non lo so, ma la sua assenza non significa distacco dalla Fiorentina. Lo posso confermare. Spero che torni presto, almeno vedrà le cose belle che abbiamo fatto. Anche le strutture, certo, ma sopratutto il nuovo clima che si respira. Con la Juventus è stato tutto perfetto, a parte il risultato. Sono tasselli che ci fanno crescere, vedo grande unione con la città di Firenze, con i giornalisti, con tutti i tifosi. Se tutti lavoriamo insieme, andremo lontano, anche se non nomino la parola che ha detto qualche mio collega (scherza sulla parola scudetto, pronunciata da Pradè ndr.)

Sul nuovo stadio: "Noi siamo sensibili allo stadio, ed anche il comune. Vi dico la verità, io sarei molto fiducioso sulla situazione della Mercafir. Quella di novoli è un'area che sta crescendo, spero si amplii anche l'aeroporto. Su tempi e modi non posso essere preciso, però il comune lo vedo deciso. Se ci sono imprenditori che hanno voglia di investire a Firenze, è un dovere di ogni amministrazione pubblica di aprire le porte a questi imprenditori."

Sul patto con i giocatori: "E' importante creare una squadra che gioca bene, solo così si convincono i giocatori a rimanere. Aggiungo che tanti giocatori si sono pentiti di non esser venuti a Firenze. Anche quello del famoso scippo (non lo nomina, Berbatov ndr.) Prendete Pizarro... Poteva andare in squadre dove lo pagavano di più, ed invece ha scelto il nostro progetto."