MERCAFIR E NUOVO STADIO, SI SBLOCCA LA QUESTIONE
Si sono fatti passi in avanti significativi in direzione del nuovo stadio, quest'oggi. La data del 24 novembre 2016 potrebbe dunque rappresentare un tassello veramente importante per il futuro della nuova casa gigliata, in quanto sono andati a buon fine i colloqui tra l'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Nardella e dall'assessore all'urbanistica Perra, e i grossisti dell'area Mercafir. La soluzione sembra sia stata trovata, ed è la seguente: spostamento dell'area agro-alimentare nella zona di Castello, e dunque potenzialmente strada spianata per la costruzione del nuovo impianto che ospiterà la Fiorentina nell'area svuotata. Nardella ha pensato bilateralmente, soddisfacendo anche gli operatori, che avranno nell'area di Castello una zona intorno alla quale far partire un maxi-progetto di sviluppo, che possa rendere l'area a nord di Firenze il nuovo polo agro-alimentare del centro Italia. Si pensa in grande.
E le tempistiche? In attesa di definitivi chiarimenti (rimandati alla seduta pomeridiana del consiglio comunale), qualcosa è già comunque trapelato. Sul breve: la Fiorentina aveva intenzione di presentare il progetto il 10 dicembre, data nella quale però sarebbe assente il sindaco, a causa di un incontro con il Papa. Quindi il giorno sarà un'altro, con la deadline però ben fissata al 31 dicembre. Quindi l'iter burocratico, che potrebbe portare alla seconda metà del 2017 come termine ultimo per completare le concessioni edilizie e l'avvio dei lavori. L'assessore Perra ha identificato la seconda metà del 2019 come termine per l'avvio del nuovo mercato attivo ed operativo, e nel frattempo, probabilmente in contemporanea, sarebbero avviati i lavori per il nuovo impianto che andrà a sostituire il Franchi. Potenzialmente sembra dunque il 2019 l'anno nel quale sarà poggiata la prima pietra: ulteriori aggiornamenti arriveranno già nelle prossime ore, ma ciò che è certo è che il passo decisivo è stato compiuto. E come ha aggiunto Nardella, "i viola non possono che apprezzare".