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MERCATO, La quiete prima della tempesta

di Marco Gori

Moltissimi anche oggi i nomi accostati alla Fiorentina in chiave mercato, ma la sensazione è che ancora di concreto ci sia ben poco. Le uniche certezze riguardano per ora soltanto alcune operazioni fallite, sia in entrata che in uscita: Eduardo Salvio, che sembrava l’obiettivo principale del club viola, si è accasato al Benfica, mentre Mario Ariel Bolatti ha dovuto rimandare almeno per ora il rientro in patria. Per il centrocampista argentino sembra anche allontanarsi l’ipotesi di un trasferimento al Real Saragozza, mentre non ci sono ancora riscontri concreti su un reale interessamento da parte del Bordeaux. Come spesso si suol dire, però, non tutto il male vien per nuocere, e forse una pausa di riflessione, dopo la prova in chiaroscuro di Valencia, è proprio quello che serve, anche se l’inizio del campionato e la chiusura della campagna trasferimenti si avvicinano sempre di più. L’impressione è che qualcosa comunque si muoverà, anche se probabilmente negli ultimissimi giorni del calciomercato. Resta da capire quanti e quali saranno gli innesti che la Fiorentina vorrà e potrà effettuare. Vista l'ormai più che probabile bocciatura di Khouma El Babacar per quanto riguarda il ruolo di vice-Gila, l’acquisto di una punta centrale pare essere l’obiettivo primario del club viola, ma è chiaro che non è certo il giovane senegalese il punto debole della squadra di Mihajlovic: in avanti, infatti, la squadra manca di fantasia, e non è da escludere che il tecnico serbo e Pantaleo Corvino stiano pensando anche ad un elemento capace di sopperire a questa carenza; essendo forse, almeno tra i nomi fino ad oggi accostati alla Fiorentina, il solo Tommaso Rocchi l’unico giocatore capace di coprire entrambi i ruoli, non è da escludere che gli innesti possano essere due, e, in questo caso, non sarebbe forse del tutto da scartare l'ipotesi Lucarelli. A dire il vero, anche la linea mediana e la difesa avrebbero bisogno di un ritocco, e in questo senso paiono perlomeno sensate le ipotesi Diarra –anche se in questo caso occorrerebbe una grossa mano da parte del Real per quanto riguarda l’ingaggio- , Ferdinand e Mantovani. Ma occorre sempre fare i conti con un tetto salariale già ampiamente sforato e con un mercato in uscita che, oltre a stentare a decollare, non pare poter garantire ne’ grosse entrate ne’ grossi risparmi sul monte ingaggi. Al mago di Vernole, ovviamente, il compito di mettere insieme i tasselli di questo complicato puzzle, con la speranza che, dopo un altro sonnacchioso week-end, arrivi la classica tempesta liberatoria di fine Agosto.