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MEZZO VOTO IN PIÙ

di Tommaso Loreto

Il presidente, insieme alla squadra mercato: l’immancabile Barone e il diesse Pradè. E tutte le risposte del caso, le indicazioni a breve, medio e lungo termine a 360 gradi. Già per questo, per questa chiarezza nel giorno dopo la chiusura del mercato, il voto all’estate viola si potrebbe alzare (almeno di mezzo voto arrivando al 6,5). Perché se il partito dei delusi può ragionevolmente rivendicare il mancato colpo (quello da una trentina di milioni sulle corsie esterne senza fare i soliti nomi) dall’altra parte c’è un club che ha semplicemente mosso il primo passo. 

Considerando da dove è partito Commisso e il suo nuovo organigramma in pochi mesi è già stato fatto molto, sicuramente in termini di rapporti con la piazza, e la rosa a disposizione di Montella ne esce se non proprio stravolta quanto meno modificata. Una squadra diversa, costruita secondo le indicazioni del tecnico così come confermato oggi in sala stampa - aspetto non così scontato da queste parti - certamente ritoccatile a cominciare dal mercato di gennaio. Le intenzioni espresse da Commisso non possono che stimolare fiducia per una società americana che da qui all’inizio del prossimo anno si confronterà per la prima volta con il calcio italiano. 

Nella Fiorentina di oggi probabilmente si poteva aggiungere qualcosa in mezzo al campo, ma certamente non mancano le opportunità di crescita, a cominciare dai giovani. Su di loro tanto vale puntare in una stagione che per forza di cose è di ripartenza dopo la ricostruzione. Tanto più alla luce di programmi che la società pianifica per il futuro: dalla permanenza di Chiesa al centro sportivo, dal monte ingaggi cresciuto del 60% alla versatilità della squadra arricchita dal talento di un campione come Ribery (operazione che non merita di finire in ombra per un mancato colpo sul fil di lana). 

Una trasparenza che segue un lavoro portato avanti in mezzo a un mercato in uscita dove niente è stato facile, lo testimoniano i 5 milioni di ingaggi lordi che restano sul monte stipendi. Dalla ripresa del campionato sarà davvero solo e soltanto il campo a raccontare dove potrà arrivare questa squadra, ma intanto oltre un’ora di chiare spiegazioni sul perché delle scelte estive, con tanto di presenza fisica dei protagonisti, è già un altro passo in avanti rispetto al recente passato.