MIHAJLOVIC, Deluso da Mutu ma sono ottimista
Sinisa Mihajlovic è un ex della partita. Per lui due anni da giocatore e due da vice-Mancini all'Inter. "Pensiamo di far bene contro i nerazzurri, anche se ovviamente non sarà facile. Io nella mia squadra ho sempre avuto fiducia, durante la settimana ho avuto risposte positive. Stiamo bene fisicamente, psicologicamente, stiamo crescendo... Poi contro l'Inter puoi anche perdere, bisogna vedere com'è perdi, se vinci invece sarà una grande impresa... però dico che sarà difficile anche per loro".
Sul sogno di allenare un giorno l'Inter... "Chi non vorrebbe allenare l'Inter? Ma non mi interessa adesso, spero di restare a Firenze il più a lungo possibile. Ora sono concentrato sulla mia squadra e su questa società. Dopo la sconfitta col Milan la squadra è cambiata? E' vero, contro i rossoneri non facemmo bene, ci confrontammo nello spogliatoio ed i ragazzi capirono il messaggio. Quel giorno facemmo tutto il contrario di quello che dovevamo fare. Dopo il Milan però abbiamo fatto benissimo".
Sula condizione di Mutu: "Fino ad ora, Mutu ha fatto quello che poteva fare. Però conoscendo ciò che può dare Mutu, mi aspettavo di più. Ha avuto tanti problemi, non ha avuto continuità, è stato altalenante. Il futuro? Vediamo come finiscono queste tre partite. Noi abbiamo le idee chiare".
Sul tabù contro le grandi: "E' un problema di personalità. Contro le grandi abbiamo fatto spesso bene, però a volte ci siamo accontentati. Magari di un pareggio, o addirittura di una sconfitta per 2-1, come col Milan. Ecco, con l'Inter non deve succedere, voglio una squadra che non si arrenda mai. A Milano voglio un atteggiamento giusto, cercando di fare ed ottenere il massimo".
Sul rapporto tra Firenze e Mihajlovic: "Devo dire che non vivo tanto la città. Sto tutto il giorno allo stadio a lavorare. Non so se la gente cominci a volermi bene, ho sempre detto che un allenatore si deve sempre mettere in discussione. Firenze mi piace perchè non è indifferente, esprime sempre un sentimento. Io sono convinto di quello che posso fare, e la squadra anche. Poi speriamo di convincere anche i tifosi".
Sui rimpianti di una stagione: "Il rammarico è di non aver avuto prima tutti i giocatori a disposizione. e poi abbiamo avuto tutti infortuni gravi. Certo, potevamo fare molto di più, ed è un peccato perchè ora stiamo andando bene. In questo momento è tutta un'altra situazione, c'è condizione, autostima... Squadra da rifondare? Noi con la società abbiamo le idee chiare, quando sarà il momento vi faremo sapere. Ora siamo concentrati sull'Inter."
Sulla posizione di Vargas: "Quando lui sta bene può fare tutto. Il suo ruolo ideale è esterno, come sta facendo ora. Rispetto a Mutu difende di più e domani contro l'Inter servirà molto."
Su Babacar e Ljajic: "Tutti i giovani hanno alti e bassi. Loro stanno migliorando, se ci sarà occasione e possibilità avranno spazio. So di poter contare su di loro, e se mi convinceranno ancora di più, presto giocheranno. Ljajic ha avuto molte possibilità, Babacar meno, ma quando è entrato ha fatto abbastanza bene."
Su Lotito che vuol giocare a Firenze le partite di coppa: "Non mi ineteressa ciò che dice Lotito, non mi interessano le altre squadre. Penso solo alla Fiorentina, al resto ci penserà la società"
Sull'Inter: "Resto dell'idea che l'Inter sia la squadra più forte. Sono partiti male, poi Leonardo ha fatto un ottimo lavoro, ed aver perso il derby è stata per loro la mazzata finale. Comunque il Milan ha meritato lo scudetto. Un paragone tra la mia Inter, di Mancini e quella di Mourinho? Vado contro me stesso ma dico che quella di Mourinho era più forte. Semmai noi abbiamo contribuito a costruire una mentalità vincente. Poi Mourinho è stato bravo a fargli fare un altro salto di qualità. Zanetti fa mille partite con l'Inter? Zanetti è incredibile, è un mio amico, è un grande anche fuori dal campo. Ricordo che mi accolse benissimo e mi ha sempre aiutato".
Sulla morte di Bin Laden: "Ho visto un filmato dove si vede la faccia di Hillary Clinton, una faccia di terrore, e questo spiega molte cose. Ritengo sbagliato per principio esultare per la morte di una persona, anche se capisco tutte le ragioni che portano a questo".