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MIHAJLOVIC, E' ora di vincere in trasferta

di Stefano Borgi

Sinisa Mihajlovic presenta così l'ultima di campionato dell'anno solare 2010. L'attesa per la prima vittoria in trasferta è quasi messianica, e allora... "Stiamo crescendo, siamo più compatti, prendiamo pochi gol e anche fuori casa le cose cominciano a funzionare. A Milano potevamo pareggiare, con la Juve potevamo vincere, stiamo migliorando continuamente. E' arrivato il momento di vincere in trasferta. Se giochiamo da Fiorentina ce la possiamo fare, sarebbe bello chiudere l'anno con la prima vittoria in trasferta. Siamo cresciuti nel sacrificio, nella convinzione, adesso siamo sempre convinti di poter vincere, combattiamo con lo spirito giusto. E poi siamo più stretti, legati tra i reparti"

Il recupero degli infortunati: "Gilardino ieri ha fatto tutto l'allenamento con la palla. Viene con noi ad Udine e lo porterò in panchina. Marchionni e Vargas hanno fatto delle risonanze ma non hanno niente, solo delle contratture. Comunque c'è l'ultimo allenamento, non so se ce la faranno. In difesa gioca Kroldrup al posto di Camporese. Martedì c'è la coppa Italia e noi ci teniamo tantissimo. Con il Parma giocheranno tutti quelli disponibili."

Un giudizio sull'Udinese: "La loro forza sono le ripartenze. Hanno giocatori molto veloci come Di Natale, Sanchez. Un ottimo centrocampo con Asamoah, Pinzi, Inler. Sono molto veloci, non dobbiamo lasciargli spazi, però l'abbiamo preparata bene, non sono preoccupato".

Le condizioni di Felipe: "Il sostituto di Pasqual è Gulan, ma non ho deciso chi gioca ad Udine. Potrei far giocare De Silvestri o Comotto a sinistra, come condizioni psicologiche stanno meglio sia di Felipe che di Gulan".

Babacar e Seferovic. Sono pronti? "Babacar sta migliorando...l'ideale sarebbe fondere i due soggetti. La tecnica di Babacar con la forza ed il carattere di Seferovic. Noi crediamo in ambedue, anche Seferovic è uno che non molla mai, ha voglia, ha fame, queste cose gli permettono di fare sempre bene".

Su Boruce le tre ammonizioni: "Vuol dire che ha già imparato troppo bene l'italiano, ha già assimilato la mentalità italiana di perdere tempo."

Mutu e Babacar insieme? "A Udine no di sicuro, sennò dovrei tirare fuori Ljajic. Iemmello e Acosty? Sono bravi. Acosty è un esterno, è forte. Iemmello gioca di punta, anche lui è bravo, a me piacciono entrambi. Fino all'ultimo volevo portare Acosty in panchina in coppa Italia, poi ho cambiato idea. Però prima o poi esordirà con noi".

Liajic sfortunato davanti alla porta? "No, non è sfortuna. E' che non è abbastanza cattivo. L'importante è che sia presente sotto porta, ma deve migliorare. Avete visto Pastore? L'anno scorso non segnava, quest'anno si, Ljajic deve essere più freddo, più cinico sotto porta".

Talento o fisicità nel calcio? "Io privilegio sempre la tecnica, anche se il calcio è un misto di forza, intelligenza e tecnica. E' un problema di cultura, di mentalità, in Italia si privilegia la forza, io non sono daccordo. Il pallone d'oro? Lo avrei dato a Snejder."