.

MIHAJLOVIC, Jovetic diventerà il numero uno

di Matteo Magrini

Queste le parole di Sinisa Mihajlovic nella sala stampa del centro sportivo di Fiames: "Colgo l'occasione per salutare di nuovo tutti. C'eravamo lasciati alla mia presentazione e ci vedremo ancora per molti anni. Noi andremo sempre per la nostra strada, anche se spero che con i media e con tutti ci sia sempre un bel rapporto. Ovviamente questo dipenderà anche dai nostri risultati. Io prometto solo il massimo rispetto e la massima disponibilità nei confronti di tutti. Voi fiorentini avete inventato la lingua italiana e siete bravissimi, e spero non inventiate mai nulla. Ringrazio il Sindaco di Cortina perchè questo è il più bel ritiro della mia carriera. L'albergo e le strutture sono fantastiche. Spero di tornare a Cortina per molti anni. Le prime impressioni sono ottime. Stiamo lavorando molto bene e siamo sulla strada giusta. Ho parlato con i giocatori l'altro giorno e ho subito messo in chiaro quello che voglio. Dai calciatori voglio allenamenti molto intensi e decisi, con la massima concentrazione. Quando inizierà il campionato, comunque, questa Fiorentina sarà pronta. Sono molto contento per i sacrifici che la società sta facendo. Ho detto che sarei partito dal 4-3-3 e dal 4-2-3-1 ma il modulo non lo faccio ma i giocatori. Indicativamente però, guardando la rosa, penso che il 4-2-3-1 sia più adatto a questa Fiorentina. Da lunedì partiremo con il lavoro specifico sulla tattica. Iniziare dalla preparazione è stato molto bello perchè in vacanza avevo già una squadra e quindi ero tranquillo. Sul campo il lavoro va benissimo, visto che partendo dal ritiro ho la possibilità di lavorare con molto più tempo rispetto alle esperienze precedenti. Se mi pesa l'eredità di Prandelli? No, a me non pesa nulla. So che è un grandissimo allenatore e sono contento per la Nazionale ma io sono io e Prandelli è Prandelli. In questa Fiorentina vedo tanti giocatori importanti. Uno che mi somiglia? Felipe per l'aspetto tecnico, magari Mutu e Babacar per quello mentale. Hanno personalità, sono furbi, un po' zingari come me. Noi siamo convinti col nostro lavoro, con l'imegno di tutti i giorni di arrivare in Champions e di superare magari il gap che ci separa da qualche squadra. Dei singoli non mi piace parlare, ma Jovetic diventerà il più forte di tutti. E' uno spettacolo. Le sfide sulle punizioni? Io sono ancora il più forte di tutti, e l'altro giorno ero anche freddo. E' l'unica cosa che so fare... In rosa comunque abbiamo giocatori molto bravi ma Ljajic è quello più bravo di tutti. Poi c'è D'Agostino che col mancino è bravissimo. A me piace avere due giocatori per ogni ruolo, quindi i conti sono facili. Il messaggio sulla maglia? La scritta parla da sola. Dal '92, anno in cui sono arrivato, qua è peggiorato tutto e quindi anche il calcio. Quando iniziamo questo sport lo facciamo per passione e per divertimento. Questo è fondamentale. Se vai in campo tranquillo, con la voglia di divertirti rendi molto meglio che se lo fai pensando di andare a lavorare. Questo è un Paese particolare, dove il calcio ha un'importanza incredibile, ma dobbiamo dare il giusto peso alle cose. Vogliamo rappresentare un modo di intendere questo sport che sia sereno e pulito"