Milena Bertolini a FV: “Sorpresa da questa Serie A Women. La Fiorentina Femminile gioca un bel calcio. La maschile può uscire dalla crisi”
“Le confesso che sono sorpresa di quanto bene sta facendo la Roma mentre la Juventus che aveva maggiori certezze e una rosa più completa ha meno bene fino ad ora. C’è però da dire che le bianconere sono state straordinarie in Champions League, autrici di un cammino differente e più brillante rispetto a quello della Roma”. Il campionato femminile si avvicina al gira di boa e Firenzeviola ha risentito in esclusiva l’ex CT della Nazionale Femminile Milena Bertolini per un giudizio sul momento attuale del torneo e su altre questioni sempre legate al calcio femminile: “A parer mio la Roma ha avviato un nuovo percorso che richiede tempo mentre la Juventus ha scelto nelle undici iniziali il proprio abito migliore. Fiorentina e Inter le vedo ben attrezzate per arrivare alla qualificazione in Champions. Vedremo cosa succederà ma sarà sicuramente una competizione agguerrita fino all’ultima giornata”.
Qual è secondo lei la sorpresa del campionato?
Napoli e Como stanno facendo molto bene e le ritengo due squadre rivelazione di questa prima parte. Sono particolarmente felice per il club partenopeo perché penso che serva creare interesse anche al sud Italia e la città di Napoli può essere un esempio importante per stimolare e valorizzare le tante giocatrici di talento proveniente dal Mezzogiorno.
Cosa si aspetta in questo anno che verrà?
Il movimento sta facendo fatica a decollare. Ci sono momenti di exploit che sembrano dare vantaggi nel breve termine ma poi tutto si dissolve a causa dell’improvvisazione. Servono visione futura, progettualità, idee e soldi da investire. Pertanto anche dopo brillanti risultati, ottenuti come quelli dell’ultimo Europeo, tutto torna al punto di partenza e si tornano a dire le stesse cose. Manca interesse reale o manca la capacità di avere una visione a lungo termine?
Secondo lei?
Non lo so, ma che qualche slancio di qualche impresa si interrompa è lampante. Mi aspetto che almeno si esca da questa impasse perché spesso mi sembra che si giri sempre intorno allo stesso punto ei si fatichi a fare qualcosa che possa consentire al calcio femminile di radicarsi sul territorio e nella cultura.
Lei che si aspetta per il 2026?
Ad ogni fine anno mi auguro sempre salute e serenità per me e per le persone care. Sportivamente parlando sono impegnata in diversi progetti che mi appassionano. Ho sempre avuto piacere a vedere lo sport da angolazioni differenti. Chi ama lo sport nel senso più autentico non fa distinzione tra incarichi di prestigio e non. Accetto e accolgo quello che mi fa sentire bene. La mia passione per il calcio rimane sempre accesa così come la curiosità di fare esperienze.
Le chiedo un commento sul campionato della Fiorentina Femminile?
Sta facendo molto bene, devo dire che mi piace molto il gioco che esprime. Mi piacerebbe solo vedere qualche italiana in più nella rosa e in campo. L’organico è valido e competitivo e a livello corale devo dire che il lavoro dell’allenatore Pinones-Arce c’è e si vede. La Fiorentina gioca molto bene.
Passando alla squadra maschile invece. Secondo lei cosa sta succedendo?
La Fiorentina ha vissuto dei momenti molto tristi e drammatici dal punto di vista umano. Prima la morte di Astori, poi quella di Joe Barone e infine il malore in campo di Edoardo Bove. Sono eventi che lasciano tracce e segni che richiedono molto tempo per essere rielaborati. La società ha vissuto un momento davvero pesante che non può essere considerato in maniera superficiale. Successivamente ci sono stati dissapori tra l’ex tecnico Raffaele Palladino e l’ex DS Daniele Pradè che hanno evidenziato un clima generale molto teso. Questi sono problemi professionali meno gravi ma che hanno minato e rotto gli equilibri. Tutto ciò che è accaduto va considerato nel complesso e non giudicato sommariamente. È difficile per chi è fuori capire cosa sta succedendo e lo è ancora di più per chi è dentro venirne a capo essendo troppo coinvolti emotivamente.
Come se ne esce?
In generale serve che l’ambiente si compatti in maniera forte: società, tifosi, squadra, allenatore, staff tecnico e dirigenza. Calarsi e accettare la situazione attuale e trovare la serenità necessaria per venirne a capo. Con l’Udinese forse abbiamo intravisto qualcosa (anche se la tifoseria continua ad essere distaccata ndr). Le crisi possono trasformatrici di cose negative in positive e solo accettandole si possono trovare nuove opportunità. Mi auguro che la Fiorentina possa risollevarsi e tirarsi fuori da questa situazione. Sono convinta che abbia le possibilità per farcela ma deve cambiare gli automatismi negativi che spesso ti portano ad auto danneggiarti e cambiare prospettiva.