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MILENKOVIC E QUELLA "TESTATA" RITROVATA

di Luciana Magistrato

Nikola Milenkovic nella gara al Picco ha sbloccato un tabù che durava ormai da un anno, il gol su calcio d'angolo. Il difensore serbo che ha realizzato di testa la maggior parte dei 15 gol fatti con la maglia della Fiorentina ha espresso tutta la sua rabbia e il suo entusiasmo nella corsa dopo il gol di ieri, gol che per lui non arrivava dai quarti di Coppa Italia con l'Atalanta nella scorsa stagione ma occorre andare al 15 dicembre dello scorso anno sempre in Coppa contro il Benevento per vedere una sua incornata proprio su corner. In campionato invece l'ultima rete da angolo appartiene a Duncan in Fiorentina-Milan il 20 novembre 2021. Un gol che il serbo aveva cercato e già sfiorato con l'Inter facendo invece da sponda, proprio sullo sviluppo di un corner, per la rete di Jovic. E per lui il gol può essere un momento di svolta, da cui trovare forza e sicurezza dopo un inizio di stagione difficile e, ieri, una prova non brillantissima come per tutta la squadra.

E i gol su corner, così come le punizioni, possono  diventare una risorsa in più per la Fiorentina visto che con 85 corner guadagnati è prima nella speciale classifica, davanti al Napoli con 77 e il Verona; ultima nella partitcolare classifica è la Sampdoria con 43, prossima avversaria della Fiorentina in campionato. Ma appunto è un peccato aver segnato appena un gol su 85 possibilità perché, come insegnava l'ex preparatore dei calci piazzati passato anche da Firenze con Montella, Gianni Vio, le palle inattive sono un attaccante da 15 gol, che poi era il titolo di un suo libro. Anche la Spal, una delle squadre dove ha allenato come collaboratore di Semplici, con lui è stata quella che ha sfruttato di più i colpi di testa e le punizioni. Certo è che servono giocatori portati per sfruttare i calci piazzati: nella sua avventura viola trovò un ispirato Gonzalo Rodriguez mentre in questa Fiorentina probabilmente con Milenkovic sugli angoli e Biraghi sulle punizioni si divertirebbe di nuovo.