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MILENKOVIC, E un 2020 da svolta per l'highlander

di Dimitri Conti

Il 2019 che viaggia a passi sempre più spediti verso la sua conclusione, non è stato certamente un anno da incorniciare per la Fiorentina e i suoi protagonisti. Tra essi non fa eccezione Nikola Milenkovic, apparso spesso lontano dalle prestazioni messe in mostra ai tempi dei suoi primi passi in viola, forse anche per una questione di aspettative. Bleki (soprannome con cui è noto in patria, ndr) infatti non è più quel giovane ragazzino serbo appena arrivato, di cui si parlava già un gran bene tanto da indurre i suoi connazionali spesso e volentieri a paragoni ingombranti stile Vidic, bensì un difensore di livello, futuribile e appetito nell'ultimo anno da alcune grandi squadre d'Europa, oltre che d'Italia.

Dalle due sponde di Manchester, prima United e poi anche City, fino ad arrivare alla Juventus, che su di lui aveva già messo gli occhi prima del suo trasferimento a Firenze, quando vestiva ancora la maglia del Partizan. Certo, non si può dire che nel complesso Milenkovic sia stato tra le note viola più dolenti, anzi, si tratta di un calciatore che non ha mai voluto nascondersi, e che è stato di fatto sempre in prima linea nelle disavventure gigliate, come testimonia il dato sulle sue presenze in questa stagione: 19 su 19, 1710 minuti disputati sui 1710 complessivi. Una sorta di highlander, dunque, al quale sarà richiesto come a tanti altri una svolta immediata, già nei primi giorni del 2020, per provare a cambiare la storia più prossima della Fiorentina.