MINIMO RISULTATO, MASSIMO SFORZO
Il risultato minimo (matematica qualificazione alla prossima fase con una giornata d'anticipo pur restando al secondo posto del girone) con il massimo sforzo, quando indubbiamente sarebbe stato di gran lunga meglio il contrario. Chiariamoci, la Fiorentina doveva vincere e accorciare sui turchi e tanto ha fatto, ma se i viola erano in cerca di correttivi ai mali cronici anche la serata di Conference conferma tutte quelle difficoltà già intraviste fino a ora.
Mentre Gollini conferma una propensione all’uscita dai pali che dovrà essere per forza limata, la Fiorentina che batte il Basaksehir si fa sorprendere ancora con troppa facilità, e soprattutto necessita della solita sfilza di occasioni (anche clamorosamente fallite tra Jovic e Ikonè) per portare a casa il bottino pieno. E dire che Italiano in avvio di gara pareva volersi sbilanciare avanzando Barak nel trio a sostegno di Jovic, opzione che potrà tornare utile a patto di trovare un’altra diga fornita da Mandragora parso un po’ in affanno.
Quanto ai gol c’è da registrare il momento positivo di Jovic che prosegue (nel mese di ottobre, con 5 reti, è il calciatore di serie A che più ha segnato) esattamente come un’esultanza che anche ieri sera ha incuriosito molti prima che piovesse pure qualche fischio al momento del cambio. Un aspetto evitabile, più o meno come l’uscita di Gollini, per una Fiorentina che ha sì centrato l’obiettivo (minimo) del passaggio del girone ma che al fischio finale deve fare i conti con limiti che ancora non riesce a superare.