MISSIONE COMPIUTA CON MOSSE AZZECCATE MA ANCHE QUALCHE SOFFERENZA DI TROPPO
Servivano i tre punti e tre punti sono arrivati. La Fiorentina con 9 punti scala la classifica unica di questa fase campionato e si avvicina al traguardo, un altro passo falso sarebbe stato fatale ed invece almeno i playoff sono in carniere, ora restano due gare per puntare direttamente gli ottavi. Palladino non ha voluto rischiare, facendo una rotazione più ragionata rispetto a Cipro, tra l'impegno di ieri sera e l'Inter domenica. E si affida anche ad una mossa studiata da tempo, quello di far giocare Quarta a centrocampo: più spazio per lui e un ottimo aiuto per i centrocampisti visto che il reparto con l'assenza di Richardson ha la coperta corta. E l'intuizione è giusta, perché il difensore fa buona guardia e si inserisce; il gol è la ciliegina sulla torta che premia l'argentino, nato proprio in quel ruolo, e l'allenatore.
Sfidiamo poi chiunque a non aver rimpianto Kean, con Kouame protagonista del solito copione del tipo tanto fumo e poco arresto, ma la fiducia di Palladino ha pagato. Il gol speriamo sia quello che gli dà fiducia e che lo sblocchi mentalmente visto che segnare stava diventando un cruccio.
Peccato che poi due distrazioni in difesa (Moreno non sembra pronto, Pongracic e Parisi si perdono nel finale nonostante buone prove) e la papera di Terracciano, che ormai ha solo la Conference per mettersi in mostra e fare un erroraccio non lo aiuta certo a prendere punti di fronte ad un De Gea strepitoso, abbiano rischiato di compromettere il risultato. Di sicuro Carcedo avrebbe sognato un altro sgambetto come nel 2015 con Emery e il Siviglia, ma per fortuna così non è stato. Ultima menzione per Rubino, che debutta così anche in Conference, a dimostrazione del fatto che Palladino ci crede e vuole lanciare un altro giovane. Peccato per il giallo, ma crescerà anche in questo.