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MISSIONE TURCA: VIETATO FALLIRE

di Alessandro Di Nardo

La Fiorentina è partita poche ore fa dall'aeroporto di Peretola con una meta decisamente esotica ed un obiettivo da centrare ad ogni costo. Nel volo di ritorno dalla Turchia a Firenze i viola dovranno infatti portarsi dietro la qualificazione ai quarti di Conference League, un traguardo che, a livello europeo, manca da otto anni. 

Mission più che mai Possible, se si pensa al risultato favorevole dell'andata. Ma oltre all'1-0 dell'andata, lascia ben sperare soprattutto il livello dell'avversario: il Sivasspor visto qualche giorno fa al Franchi è parsa una squadra con enormi limiti tecnici soprattutto a centrocampo. Inoltre, tra la gara d'andata e quella di ritorno la formazione di Calimbay ha perso rovinosamente pure in campionato, un 3-0 subito sul campo dell'Istanbulspor che inguaia ancora di più il club d'Anatolia in campionato. Col ko di ieri il Sivasspor è infatti scivolato al quindicesimo posto in SuperLig turca ed è fuori dalla zona retrocessione solo per differenza reti. 

Lo stesso Calimbay, nella conferenza stampa che ha seguito il ko di Istanbul, ha parlato di una squadra stanca ma fiduciosa nel riprendersi in campionato. Lo spauracchio retrocessione si è però insinuato a Sivas; per questo i biancorossi guardano al campionato come priorità. Anche il clima ambientale che la Fiorentina dovrebbe trovare al Yeni Sivas 4 Eylül Stadı, impianto da 27mila posti, non sarà certamente "infernale". Come ha raccontato il giornalista Dundar Kesapli a Radio FirenzeViola, scordiamoci un tifo in stile Galatasaray-Besiktas o Fenerbache. Sivas è una piccola realtà e, visto anche il momento di crisi del club, la prevendita per il match di giovedì è stata un mezzo fallimento.

Gli avversari della Viola dovranno per altro fare a meno anche di Max Gradel, esterno classe '87 che rappresenta uno dei singoli di maggior qualità ed esperienza della rosa di Calimbay. L'ivoriano è stato espulso all'andata per doppio giallo a seguito di una sbracciata su Lucas Martinez Quarta ed ha bissato il rosso anche contro l'Istanbulspor, a testimonianza di un momento di forte sbandamento sia singolo che di squadra.

Insomma, niente "inferno turco" ed una squadra in difficoltà che attende la Fiorentina: i presupposti per archiviare la pratica senza troppi patemi ci sono; conterà tanto l'approccio della squadra di Vincenzo Italiano che, se ha dimostrato nell'ultimo periodo di poter giocarsela con tutti, ha allo stesso modo fatto vedere nella prima parte di stagione (e parzialmente anche all'andata) di poter andare in difficoltà con squadre ben più modeste.