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MISTER E TIFOSI SOLLECITANO, ALLE PAROLE NON CORRISPONDONO I FATTI

di Sonia Anichini

Siamo alle solite e la pazienza, almeno per alcuni di noi, sta per finire. Non che questa sia una minaccia, ci mancherebbe, ma non tutti sono disposti ad andare avanti solo ed esclusivamente sbandierando i soliti slogan: s’è belle vinto a essere di Firenze, la Fiorentina si ama e non si discute, ti amerei anche se vincessi, menomale non sono nato gobbo! Evviva, tutto vero da un punto di vista sentimentale ma si può dire che mi sono un po’ scocciata nel sentir nuovamente parlare di partenze importanti? Quando sarà possibile tornare a fare calcio e mantenere in rosa i calciatori di maggior valore? E, soprattutto, quando la finiranno di prendere in giro i tifosi parlando di ambizione, di asticelle da alzare, di scouting attivo e propedeutico alla crescita della Fiorentina? L’ACCVC ha battuto un colpo in tal senso, menomale.

Questo mio sfogo è dovuto alle notizie che circolano in merito alle probabili partenze di Gonzalez e di Kayode, a quella amara sensazione di ennesimo ridimensionamento, ma anche alle esternazioni di Palladino. Ho sempre sostenuto, e rimango di questa opinione, che Nico per me potrebbe anche andarsene e prontamente direte “allora ti contraddici”, ma non è così perché la paura è anche quella sempre la solita: come saranno reinvestiti i soldi di questa vendita? Arriverà Gudmundsson o il vecchio (e malandato) pallino Berardi? Risulta a qualcuno che i milioni di Chiesa e Vlahovic abbiano portato una crescita alla Viola? Per essere onesta devo dire che di milioni il signor Commisso ne ha anche spesi tanti, ma non certo bene perché la lista di calciatori “mezzoni” è lunghissima. Una domanda sul perché abbiamo in rosa tanti nomi che nessuno cerca, che non sarà facile collocare, dovrebbe farsela la nostra proprietà.

Fra l’argentino e Kayode sarei più dispiaciuta però della cessione del giovane difensore, visto quanto abbiamo apprezzato lo scorso anno e quanto ancora ha come margine di miglioramento questo ragazzo e pensare che già possa essere sacrificato mi rincresce. Credo che sia preoccupato anche il nostro nuovo allenatore perché le sue parole a fine della esaltante tournée inglese, dove non siamo mai riusciti a vincere contro squadre di seconda e terza divisione, suonano come un allarme: la squadra va completata, la società sa cosa manca. Sicuro Mister che lo sappiano? Ma, più che altro, siamo sicuri che vogliano farlo? Sarò come al solito perfida, ma alle parole anche stavolta, al momento, non mi pare corrispondano i fatti.

Le lamentele di Palladino mi paiono le solite, pure in questo caso, di altri tecnici che hanno guidato la panchina viola e che avrebbero gradito rose di maggiore qualità o frigoriferi più forniti. Non so se Gattuso a suo tempo “annusò” subito l’aria e si defilò dall’esperienza in riva all’Arno, non so se Sarri sarebbe venuto o non l’hanno mai cercato come lui stesso ha detto, ma un tecnico giovane e in cerca di visibilità, come è l’ex Monza, forse è più facile che si presti ad accettare quello che trova e che arriva ma sarei molto felice se Palladino alzasse subito la voce.

In questi giorni intanto è arrivato Colpani e sono contenta di questo innesto (e lo saranno ancora di più le giovani tifose, visto l’aspetto del bell’Andrea!) e qualcuno, già da prima del suo sbarco, poneva Nico in rampa di lancio per lasciare il posto al pupillo di Palladino. Non credo che abbiano le stesse caratteristiche e non so cosa pensi l’allenatore di questo probabile intreccio, ma se chiede pedine, che non siano le pianticelle viola che hanno riempito le formazioni in tour nella terra di Albione, da qualche parte devi inserire e non togliere.

Il centrocampo è ancora desolato, manca un altro difensore centrale, un vice Kean che spero non sia Nzola e, dopo le ultime prove, anche un portiere. Purtroppo non mi pare una priorità in casa viola ma anche sul ruolo dell’estremo difensore il Mister è stato lapalissiano “sul portiere loro sanno cosa serve” che non mi pare voglia dire “siamo a posto così”.

La Signora in viola