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MODALITÀ RISPARMIO ENERGETICO

di Ludovico Mauro

Sta per volgere al termine l’esperienza in Qatar di Sofyan Amrabat. Domani, infatti, si concluderà il Mondiale del Marocco, con la finale per il terzo posto contro la Croazia, in programma alle ore 16. Una Coppa del Mondo dove la nazionale marocchina ha comunque mostrato il meglio di sé agli occhi del pianeta, con il centrocampista della Fiorentina sempre sugli scudi, dalla prima all’ultima gara.  

Dopodiché, terminato il Mondiale, per il giocatore viola sarà tempo di meritate vacanze. Un piccolo periodo per ricaricare le batterie di un calciatore che fa della forza fisica la sua principale arma. Amrabat, infatti, nella prima parte di stagione non ha praticamente mai staccato la spina: con la Fiorentina ha giocato 13 gare su 15 in campionato, 5 su 6 nel girone di Conference League più le due gare del playoff europeo contro il Twente. Il tutto in un calcio assai dispendioso come quello proposto da Vincenzo Italiano, con ritmi elevati in entrambe le fasi di gioco. Poi il Qatar, dove è sempre sceso in campo, senza mai uscire. Domani arriverà l’ennesima presenza stagionale, la settima in Qatar.  

Se il Mondiale è stato così importante da far lievitare il suo prezzo di cartellino, altrettanto lo sarà il periodo di riposo, visti i rischi sempre più alti di incappare in infortuni in una stagione come questa. Sarebbe una condizione che danneggerebbe in primis la Fiorentina, vista la titolarità indiscussa fin qui assegnatagli da Italiano. Motivo per cui, a maggior ragione, sarà importante gestire il suo rientro in gruppo, per scongiurare qualsiasi rischio. "Il problema sarà quando tornerà qua, in quanto arriverà nel pieno del campionato. Andrà gestito con attenzione. Dovessi dare un consiglio lo farei recuperare fra una gara e un'altra con meno allenamenti", ha detto a Radio FirenzeViola Stefano Fiorini, ex preparatore atletico della Fiorentina e attualmente responsabile medico del gruppo Prosperius.  

Anche perché il secondo spezzone stagionale sarà altrettanto intasato, con 23 partite di Serie A più quelle di Conference e Coppa Italia, sperando che siano il più possibile. Gestire al meglio le proprie energie sarà imprescindibile, specie per uno come Amrabat che non ha mai messo il proprio interruttore su off.