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MOENA, Ventata d'aria fresca sul ritiro estivo

di Cosimo Lippi

Moena, altezza 1184 s.l.m.: di oggi la notizia che la Fiorentina stia pensando di trasferirsi 75 km ad ovest rispetto al ritiro delle ultime stagioni. E dispiace per il sindaco di Cortina più volte dichiaratosi grande tifoso viola, ma questa sembra essere la scelta della società viola per il prossimo ritiro: invece della mondanità di Cortina, si sarebbe scelto l'eccellenza ambientale della piccola e tranquilla cittadina, importante stazione sciistica invernale. Infatti il paese della Val di Fassa, in Trentino, è conosciuto per la sua attenzione agli aspetti ambientali e alla salvaguardia energetica, oltre che per la sua vivibilità facendone addirittura un “caso studio”. Parole e concetti che in questo momento farebbero bene su un altro terreno su cui evolve invece la Fiorentina, quello delimitato dalle linee di gesso e da due porte e reti. Probabilmente l'obiettivo è proprio quello di mettere la squadra fin dagli inizi della stagione che verrà in una condizione che possa bonificare e riqualificare l'ambiente e l'aria che si è respirata in questo ultimo anno, aria pesante fatta di fatica, sofferenza e miseri successi. Moena in questo senso rappresenterebbe un'ottima scelta, anche perché i giocatori invece delle passeggiate per il mondano corso ampezzano a cui ci hanno abituato gli anni passati dovranno optare per più salutari e soprattutto modeste passeggiate per gli alpeggi. È di buon auspicio invece secondo noi che Moena sia conosciuta anche per la Marcialonga, la più famosa e importante competizione di sci di fondo in Italia, un nome che ci fa immediatamente venire in mente la Fiorentina e il cammino che dovrà affrontare per uscire dal baratro, dal fondo appunto, in cui si è cacciata, in quel ruolo di anonima del calcio italiano che oggi porta un nome molto chiaro: sedicesimo posto.

Negli anni passati, fin dal 2002, Moena è stata la sede del ritiro della Sampdoria, che non abbiamo idea dove verrà sloggiata se la Fiorentina dovesse scipparle la località. Dopo Bogliasco dunque Moena, e gli scongiuri sembrano d'obbligo. Mica per altro, ma forse è un rito ben augurante quello a cui si sta costringendo la Fiorentina: guardare a quello che è successo l'anno scorso alla Sampdoria per non finire allo stesso modo. Certamente la scelta della località dipenderà in maniera decisiva anche dall'appeal del progetto, della serie in cui la squadra milita, e speriamo che la Fiorentina possa presentarsi come una affascinante giovane di belle speranze per il prossimo anno.

Sicuramente c'è da dire che la scelta del ritiro, forse già da oggi, è un primo segnale che qualcosa si sta muovendo, aspettando di capire quale saranno le figure societarie che dovranno mettere in campo una nuova squadra che apra un nuovo ciclo, un nuovo progetto. Perché non è più tempo di parole e concetti, ma di fresca aria pura, di corsa e sudore, e di tanta tranquillità.

 

Per avere un'idea degli impianti su cui si allenerà la Fiorentina nel caso dovesse concretizzarsi la scelta di Moena, vi facciamo vedere un video sul ritiro del 2010 della Sampdoria, direttamente da Youtube e da Samp.tv:

 


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