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MONTELLA AMMETTE SBAGLI. CHIESA CURI FEBBRE E ANIMA

di Sonia Anichini

Oltre a non farmi una ragione del fatto che non si sia vinto con il Parma, risultato che ci avrebbe fatto raggiungere in classifica il Napoli, trasecolo a sentire alcune affermazioni nel post gara soprattutto da parte del nostro allenatore. Sono almeno tre le considerazioni che meritano di essere analizzate anche se in una di queste ammette, finalmente, di avere fatto degli errori. Cominciamo quindi con questa chicca “sono molto giovane e quindi fate sbagliare qualcosa anche a me”. Fai te, Vincenzo, ma intanto non vorrei turbarti nel dirti che proprio un pischello con i tuoi 45 anni non sei e che le tue esperienze sono ormai considerevoli, i risultati forse un po’ meno. Dopo gli esordi con i ragazzi della Roma, ha allenato Catania, Fiorentina (con la quale abbiamo visto in verità un bel calcio), Sampdoria, Milan, Siviglia e di nuovo la Viola. Sicuramente la nuova esperienza, in questo nuovo campionato, ha le sue difficoltà con tanti calciatori nuovi ma anche ieri qualcosa non ha funzionato e giocavamo contro il Parma.

Il Mister, da grande attaccante che è stato, cos’ha contro i calciatori di questo ruolo? Il suo schema ideale prevede il falso nove ma se hai difficoltà ad andare a segno perché non gioca titolare Vlahovic? Ora se hai un uomo più bravo e ti da più sicurezza, passi, ma far giocare Boateng è un male per la lui e per noi. Sinceramente non riesco a capirlo. In una difesa tutta da costruire per le assenze, fuori Pezzella, Caceres, Lirola, sono stati inseriti i ragazzi Venuti e Ranieri bypassando Ceccherini mentre in attacco resta “l’attempato” Boa a discapito di Dusan. Non c’è coerenza quando poi sbandieri che siamo una squadra molto giovane e non sfrutti l’unico vero attaccante a disposizione. Abbiamo mandato via Simeone, preciso che non sono una vedova, per puntare sul serbo salvo poi non farlo giocare quasi mai. E’ vero che il suo ingresso in campo ieri sera non ha sorbito l’effetto desiderato, ma provarlo più spesso lo aiuterebbe.

Vlahovic non ha concretizzato le due occasioni che ha avuto ma ho difficoltà, se escludo il gol di quel gran genio di Castrovilli, a trovare le altre 16 volte che la Fiorentina ha tirato in porta a detta del suo allenatore. Ne ha enunciate 19…forse dovrò riguardare la partita con un blocco notes per segnarmele. Anche questa seconda considerazione mi ha lasciata basita anche perché non si vince ai punti e il Parma con un tiro di Gervinho, o poco più, si è preso un punto. Lo so che sono antipatica e puntigliosa e sembro spesso in “guerra” con il Mister, ma se gli riconosco di aver trovato un buon meccanismo col 3-5-2 e di avere le attenuanti delle assenze come i difensori sopra citati e Ribery, mi fastidia che non si riesca a vincere col Parma al Franchi.

L’ultima cosa che mi ha stupito è stata l’influenza di Chiesa. Quindi quando ha perso quella palla a bischero in mezzo al campo che ha dato il via al vantaggio di Gervinho era frastornato dalla febbre? Perché non è sceso in campo Sottil, per esempio, al suo posto? Sarà, ma credo che Federico abbia diverse cose da curarsi per capire come andrà avanti questa stagione che qualcosa sullo stomaco gli ha portato. Non è solo il fisico, ma anche la sua anima ad avere bisogno di guarire i suoi malanni. Se però quando gioca alzasse un pochino di più la testolina e si rendesse conto che una squadra conta ben 11 uomini coi quali collaborare, sarebbe già un passo avanti. Vogliamo molto bene a questo ragazzo ma cominciamo ad avere anche noi le balle girate da certi suoi atteggiamenti. Anche in questo caso, come in tutta la nostra nuova vita viola, confido in modo assoluto su Rocco e nel colloquio che a breve ci ha annunciato col Chiesino.

Ieri Commisso è andato via dallo stadio senza rilasciare dichiarazioni e sono sicura che non può essere contento del risultato della Fiorentina. Due o tre paroline a chi di dovere penso però che non le farà mancare.

La Signora in viola