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MONTELLA ANCORA NON VINCE E SBAGLIA ASSAI

di Sonia Anichini

Va bene l’entusiasmo, va bene il bonus per il nuovo corso viola ma vedere giocare la Fiorentina ieri sera contro il Genoa fa venire il nervoso e fare considerazioni sconsolate ma soprattutto viene da chiedersi se Montella sia in stato confusionale e si sia dimenticato cosa vuol dire vincere una partita visto che da quando è tornato a Firenze non ha mai fatto tre punti in campionato. Mi pare un po’ troppo! Forse sono stata abbagliata dalla prima contro il Napoli, dove la squadra mi era piaciuta molto nonostante gli errori e il risultato finale, ma non mi aspettavo certo di vedere le brutture che ho visto a Marassi. La squadra non è ancora assestata e alcuni ruoli non sono coperti a modo, ma l’allenatore ci ha messo del suo e, come è sempre successo in questa sua seconda esperienza, il suo è negativo e i risultati lo dicono.

Il Napoli ci ha affrontato con la solita signora squadra, ma il Genoa, con tutto rispetto visto che comunque ha 4 punti in classifica mentre noi rimaniamo miseramente a 0, potevamo affrontarlo e giocarcela ma non siamo stati capaci di gestire il buon inizio dove, gli errori sotto porta di Boateng e Chiesa, ci hanno illuso che sarebbe stata una bella serata. Non c’è stato un reparto esente da colpe: la difesa è stata spesso in difficoltà con Lirola che sbaglia cross ricordandoci l’ormai ex Biraghi e il giovane Ranieri chiude malissimo sul raddoppio di Kouamè che parte dal rinvio del suo portiere; il centrocampo ha avuto nel giovane Castrovilli il calciatore migliore mentre Badelj e Pulgar sono rimasti in ombra; l’attacco…quale attacco? Sottil, Boateng e Chiesa non mi sono piaciuti e si sono visti troppo poco e soprattutto da Federico mi aspetto molto, ma molto di più. Poi l’allenatore capisce che ci vuole un vero 9 e mette Vlahovic, perché solo quello ha al momento, e purtroppo non siamo più in tempo per recuperare nonostante il gol di Pulgar su rigore.

I cambi tardivi, la formazione non appropriata mi fanno pensare che quello dell’allenatore possa diventare un problema. Se la fine dello scorso campionato era già segnata da una situazione catastrofica, avrei voluto che questa nuova era viola fosse stata consegnata nelle mani di un altro tecnico proprio per dare un taglio netto al passato e per non lasciare proseguire Montella che, comunque, non era riuscito a dare niente alla Fiorentina, anzi. La scorsa settimana il Mister mi era piaciuto quando aveva difeso Chiesa e la squadra dopo le nefandezze di Massa e Valeri e mi auspicherei che quella risolutezza, quel piglio, riuscisse a darlo anche al suo gruppo mentre ieri ha parlato con toni dimessi del tipo “ci siamo persi alle prime difficoltà, non abbiamo saputo gestire l’emotività”. Forse era meglio se ammetteva di aver sbagliato qualcosa invece di dare la colpa ai troppi calciatori nuovi e giovani.

Con questo non voglio fare del catastrofismo e mi auguro che le ultime ore di mercato riescano a risolvere qualche problema. Intanto è in arrivo l’attaccante Pedro, ma confido che Pradè possa apportare qualche altro ritocco perché i prossimi incontri sono con la Juventus e l’Atalanta e lo spauracchio di rimanere ancora a 0 punti fa già stare male.

La Signora in viola