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MONTELLA SORRIDE: DAL KO NEGLI USA RISPOSTE POSITIVE

di Andrea Giannattasio

Dall’America, nonostante tutto, sono arrivate ancora una volta buone indicazioni. Certo, l’avversario in campo rispetto al Chivas era di un’altra categoria e le attenuanti che riguardano la Fiorentina nel 3-0 subito dall’Arsenal sono molte (non ultima la costante sensazione che Montella stia continuando a lavorare più che con una squadra con un cantiere aperto) eppure dalla seconda partita dell’ICC l’aeroplanino può in ogni caso trarre degli spunti positivi sui quali continuare a lavorare:

1) Il gioco: dopo tempo immemore, si è rivista una Fiorentina capace di aggredire l’avversario, di fare possesso palla e di andare alla ricerca del gol con insistenza, senza mai accontentarsi del gioco di rimessa come invece era stato nelle corde della squadra negli ultimi anni. Al di là del tris dei Gunners, Benassi e compagni si divertono e nonostante alcuni giocatori palesemente adattati (lo stesso ex Toro esterno alto oppure un discreto Saponara mezzala) la sensazione è che l’impianto di gioco stia dando in ogni caso delle buone risposte.

2) La fame di Vlahovic: siamo sicuri che la Fiorentina abbia davvero bisogno di un bomber totalizzante? Sia chiaro, qualcosa là davanti serve perché come il pane un’altra stagione versione 2018/19 del Cholito non può rendere soddisfatto Montella (e stiamo usando un eufemismo) eppure occhio a voler a tutti i costi cercare il bomber di grido. Il rischio di affidarsi a un “puntero” che abitui l’attacco viola a giocare solo in una maniera potrebbe alla lunga limitare la crescita di Vlahovic, anche ieri protagonista di un’ora di gioco di altissimo livello. Il serbo nella prossima stagione ha bisogno di trovare con continuità spazio per esplodere a Firenze.

3) Le risposte dei baby e dei nuovi: oltre al buon Dusan, anche altri ragazzotti di belle speranze stanno continuando a fornire prove confortanti. Da Castrovilli (quanta classe unita a personalità), a Ranieri (ancora una volta adattato centrale) fino a Sottil (ieri notte tra i più pericolosi), tutti stanno dando segnali importanti. Esattamente come Zurkowski, che però manifesta ancora più di una difficoltà a giocare negli schemi di Montella, ma soprattutto Terzic, la vera sorpresa di questi primi 180’ negli Usa. Il Nazionale serbo anche ieri ha dato prova di avere tanta corsa e un piede educato, sorprendendo lo stesso Aeroplanino.