MONTELLA, Un solo punto ma ecco cos'è cambiato
Montella prima e dopo. Più maturo e con un pizzico di saggezza e prudenza in più (basti pensare alle conferenze stampa, ai ringraziamenti ai dirigenti esposti alla contestazione coinvolgendo però i tifosi, alle scuse pubbliche a qualche giornalista interrotto malamente...) ma anche con il suo gioco d'attacco che in due partite ha conquistato si un solo punto ma tanti tifosi che volevano rivedere il coraggio delle idee e delle scelte.
Soprattutto con la Juve si è rivista la brillantezza che da qualche tempo mancava nella Fiorentina. Anche se sarebbe ingeneroso dire che non c'è mai stata con Pioli che aveva reso questa squadra un gruppo di uomini uniti e che, sia nella seconda parte della scorsa stagione sia con le tante rimonte di questa, dimostravano di non darsi mai per vinti e davano emozioni forti in chi li sosteneva: negare questo significherebbe avere la memoria corta.
Ma allora cosa è cambiato davvero visto che la vittoria continua a mancare? La percezione di una maggiore ambizione da parte di Montella da trasmettere al gruppo e del suo gioco, con una manovra ragionata ma coraggiosa che ha sostituito i troppi lanci lunghi (arma certo importante con Muriel e Chiesa in campo, ma che ormai sembrava avere le polveri bagnate), con la convinzione che così prima o poi il gol arriva. Forse per ora era infatti sufficiente far ritrovare alla squadra proprio questa convinzione nei suoi mezzi con un gioco d'attacco spumeggiante che non esponga però a troppi rischi, tornando a fare della difesa un punto di forza. Con questa nuova certezza ed entusiasmo Montella giovedì proverà a dare nuova vita ad una stagione finita troppo presto. Basterà crederci.