MONTOLIVO-GILARDINO, Mondiale a confronto
Riccardo Montolivo in arte "Il talento di Caravaggio", è l' uomo del momento e la faccia sorridente del mondiale sudafricano violazzurro. A soli 25 anni ma già col piglio del grande campione, ha prima sorretto una Fiorentina allo sbando e poi, in punta di piedi, si è inserito nel gruppo azzurro fino a diventerne in breve tempo una delle poche stelle brillanti nella spedizione italiana in Sudafrica. Leader nella Fiorentina lo è ormai da qualche anno, mentre la nazionale, fino a poco tempo fa suo tallone d' Achille, lo ha riscoperto da pochi giorni, se l' imprevisto infortunio di Pirlo ha fatto si che tutto questo potesse accadere, il merito assoluto nella definitiva consacrazione del Monto va attribuita a Cesare Prandelli. Monto è questo e molto più per la Fiorentina, sempre schietto e pulito nel modo di porsi, equilibrato e sicuro di sè stesso anche nei momenti difficili, è il capitano scelto dal gruppo, dopo le gli addii di Dainelli e Jorgensen, a scapito del più quotato e amato dal popolo viola, Sebastian Frey. Ma per non rischiare di essere tacciati di faziosità nel giudicarne il valore indiscutibile basterebbe citare alcune statistiche: nell' ultimo anno in viola, Ricky, ha collezionato 48 presenze tra campionato, Champions e Coppa Italia; 36 nel solo campionato risultando il secondo giocatore in Serie A per passaggi completati (dietro a Pirlo) e il secondo per palloni recuperati alle spalle di Lucio, senza dimenticare la statistica relativa ai contrasti vinti, che lo vede fra i primi 15 giocatori del campionato. Da questo se ne deduce che il ragazzo non solo gioca bene, ma lo fa anche senza mai lesinare energie, dando un apporto notevole sia nella fase propositiva che in quella di contenimento.
Completamente opposta è la situazione psicologica di Alberto Gilardino. A secco di gol da 11 giornate, sembra aver smarrito l' istinto del killer d' area. Se la stagione viola si è conclusa con non poche critiche, l' inizio dell' avventura mondiale è cominciata ancor peggio. Dopo due gare incolore le critiche al bomber viola non sono mancate, ed anzi, il posto da titolare che sembrava spettargli di diritto adesso vacilla. Iaquinta, Pazzini e Di Natale scalpitano alle sue spalle, e il Gila dovrà essere bravo a sfruttare le prossime occasioni per riprendere fiducia nei propri mezzi. Come nel caso di Montolivo viene da una stagione logorante, fatta di tante partite e troppe energie profuse per non sentirne adesso il peso sulle gambe. Ma il Mondiale non aspetta nessuno, specialmente per un attaccante, ancor di più se non segni, e in questo Gilardino dovrà dimostrarsi all' altezza della propria fama