MONTOLIVO, Il piccolo principe è diventato re
di Matteo Magrini
"Un giudizio equlibrato su di me? Che sono forte". Riccardo Montolivo vive un periodo di difficoltà, la critica lo "attacca" con giudizi negativi e voti bassi in pagella, i tifosi mostrano insofferenza per il suo atteggiamento in campo: lento, presuntuoso, superficiale. I soprannomi e l'ironia si sprecano, e cominciano a circolare nomignoli tipo "dormolivo" ma lui, in sala stampa rispone così, scatenando le polemiche.
E' il momento di parlare sul campo, più che davanti ad un microfono e lui, con l'Udinese, sfodera un secondo tempo da campione. Due goal e quaranticinque minuti da padrone assoluto del centrocampo viola. Da quel giorno, Montolivo, non ha più sbagliato una partita. Il salto di qualità è stato improvviso ed impetuoso, tanto da elevare Riccardo dal ruolo di promessa a quello di giocatore di livello assoluto. Esclusi De Rossi e Pirlo, al momento, non esistono centrocampisti italiani più forti e completi di lui. Guardarlo giocare, ora come ora, è poesia pura. La corsa è elegante e felpata, ma taglia le difese avversarie come una lama. Quando calcia fa cantare il pallone, ma, quando la palla ce l'hanno gli altri, corre e suda come un vecchio mediano da battaglia.
Lunedì a Bologna l'ennesima straordinaria prestazione. Due assist fantastici per Mutu ma, soprattutto, corsa, personalità, sacrificio, inserimenti. Un centrocampista totale, a tutto campo, leader assoluto della Fiorentina, tanto che a San Siro, Prandelli, in assenza di Dainell, Frey e Mutu, gli ha consegnato la fascia di capitano. I viola non possono più fare a meno di lui. E' lui che regala luce e cambio di ritmo alla squadra, e lui che decide le trame del gioco, è lui che gestisce la manovra gigliata.
Con l'infortunio di Santana, Montolivo, acquista un ruolo se possibile ancora più determinante, perchè sarà lui, con ogni probabilità, a svolgere il compito di raccordo tra centrocampo ed attacco, sarà lui a servire gli attaccanti, ad inserirsi tra le linee avversarie. Già lo ha fatto ultimamente, ma adesso dovrà farlo ancora di più, con ancora più costanza.
Nessun timore, comunque, perchè il Montolivo ammirato ultimamente è un giocatore fantastico, maturo, pronto per caricarsi sulle spalle una Fiorentina da Champions. E' lui, al momento, il faro della Fiorentina, è lui, più di ogni altro, il calciatore che la società deve tutelare, perchè centrocampisti così, in Italia ed in Europa, ce ne sono pochissimi, e lui può davvero ricalcare le orme dei grandi numeri dieci della storia gigliata, e diventare simbolo, capitano e bandiera di Firenze e della Fiorentina. Montolivo, il "faro viola", è diventato grande, anzi, gigante, e non è più il piccolo principe del calcio italiano, ora è diventato re...
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Domenica 15 dicembre
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