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MOVIOLA, NON MOVIOLA

di Tommaso Loreto

La Rai, nello specifico la Domenica Sportiva, fa marcia indietro sulla moviola. Niente più replay su replay per discutere, alla domenica sera, di quanto visto (o meglio....di quanto non visto) nel corso della giornata di campionato. Con buona pace di Collina che, fresco fuggiasco dal ruolo di designatore arbitrale, ha già espresso la sua soddisfazione. Di certo, senza la moviola, per gli arbitri sarà più facile giustificare errori, umani per carità, che al rallentatore sembrano il più delle volte macroscopici.

Dal canto suo anche Jo-Jo, oggi, si è detto soddisfatto della decisione. Infondo, da calciatore, non può che essere apprezzabile la volontà di lasciare al campo la sacralità delle decisioni. Ma fa un certo effetto, in questo mondo pallonaro, pensare che la moviola in tv venga abolita. Perchè oggi come oggi la moviola serve dannatamente. Non nella DS, sia chiaro, bensì in campo. E sarebbe fin troppo facile tirare in ballo le sviste di Ovrebo a Monaco e di Rosetti contro il Milan. Così come al tempo sarebbe fin troppo semplice pensare che ha dovuto pagare l'Inghilterra al Mondiale per sentir dire da Blatter che, forse, è tempo che la tecnologia entri in campo.

Televisione o non televisione il passo indietro della Rai resta un bel gesto ma volendo anche fine a se stesso. Finchè agli arbitri verrà lasciata ampia discrezionalità le discussioni continueranno ad incendiare i dopo gara, per non dire che riempiranno i giornali con la logica del sospetto. Allora, mentre nella tele-domenica sera non vedremo più il cavillo arbitrale esaminato all'infinito perchè continuiamo ad attendere una moviola in campo come se fosse una rivoluzione aliena? Infondo siamo pur sempre nel 2010.