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MURO CONTRO MURO

di Andrea Giannattasio

Il fischio finale di Paolo Tagliavento sarebbe già stato emesso da tempo a questo punto, ed i tifosi di Fiorentina e Siena in questo momento si starebbero man mano incamminando per fare ritorno alle proprie case. Tuttavia come ben sappiamo, lo stadio ''Artemio Franchi - Monte dei Paschi Arena'' di Siena è rimasto solitariamente deserto questo pomeriggio, così come lo resterà il ''Sant'Elia'' questa sera e via via tutti gli stadi chiamati ad ospitare la prima giornata di Serie A nella giornata di domani.

Sanciti e di fatto messi in pratica i due giorni di stop per il nostro massimo campionato, già dalla giornata di lunedì 29 agosto ripartirà però fin da subito la mediazione della Federcalcio per chiudere l'annosa vertenza del contratto collettivo, che da troppi giorni divide i calciatori e la Lega di A. Il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha infatti sentito quest'oggi al telefono sia il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, sia quello dell'AIC, Damiano Tommasi, per tentare di trovare una parziale mediazione che permetta ai 20 club di A di scendere con tutta tranquillità in campo tra il 10 e l'11 settembre. Proprio all'inizio della prossima settimana infatti, Abete incontrerà i due maggiori contendenti in udienze separate, per dare il via a una nuova fase e per provare a uscire dall'incredibile émpasse che ha portato al clamoroso rinvio della prima giornata di Serie A.

Non si sono fatte attendere, del resto, le reazioni di alcune frange di tifosi che hanno contestato l'inatteso rinvio dell'esordio in campionato; in particolare, i tifosi dell'Atalanta hanno duramente contestato la propria squadra, sottolineando come per la morte di Gabriele Sandri (l'ultras della Lazio deceduto l'11 novembre 2007), l'allora Lega Calcio non abbia sospeso la giornata di campionato, mentre come per ragioni più futili - secondo il parere dei tifosi orobici - sia stato messo in discussione addirittura l'inizio del campionato. E' seguìto poi lo striscione polemico appeso questa mattina da alcuni tifosi della Fiorentina alle cancellate del ''Franchi'' (vedi il lenzuolo), in cui si esorta a non seguire più un calcio i cui protagonisti siano ''bamboccioni'' (eufemismo) pieni di soldi. Degno di nota è anche il messaggio che da stamani gira sui contatti Facebook di gran parte dei tifosi italiani che, copia-collando tale testo su ogni bacheca, ricordano ai calciatori il seguente concetto: ''Mio caro calciatore, potrai permetterti di scioperare quando il tuo stipendio mensile non superi i 1000 euro mensili, quando la tua sveglia, comprata a 0.50 centesimi dai cinesi, ti suonerà 6 giorni su 7 alle 6:30 del mattino, quando inizieranno ad arrivarti le bollette di luce, acqua, gas, telefono, assicurazione auto, bollo auto, canone TV, ricariche del cellulare a tue spese: solo allora potrai permetterti di scioperare. Vergognati!''

A fare sfondo a questo clima bollente arrivano le inquietanti dichiarazioni del presidente della FIGC Giancarlo Abete, il quale si è detto estremamente preoccupato che lo sciopero possa procedere ad oltranza, qualora AIC e Lega non trovino un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Se il buongiorno si vede dal mattino, si aspettano tempi duri per il calcio italiano, che di giorno in giorno si sta schierando sempre di più in un sordo ed inutile muro contro muro.