MUTU, Eppure qualcosa ci aveva avvertito...
di Matteo Magrini
E' un'annata così. E' nata male ed è proseguita tra mille difficoltà. Cesare Prandelli e la sua truppa hanno attraversato mari molto mossi in questi mesi e non è un caso se mai come in questa stagione si sono presentate, a più riprese, problematiche di spogliatoio, tensioni e crisi interne di vario tipo. Ormai conta arrivare infondo, ma la fortuna sembra volgere lo sguardo verso altre sponde. Il caso emblematico è Adrian Mutu
Tutto ebbe inizio lo scorso luglio. A San Piero a Sieve esplode la "bomba". Il rumeno viene praticamente ceduto alla Roma e poi riagguantato per il bavero da Prandelli e Andrea Della Valle. Prime tensioni, prime difficoltà. Col senno di poi, eravamo stati avvertiti. La stagione inizia e il superamento del turno preliminare fa presagire nuove enormi soddisfazioni. Il Fenomeno ci mette tre minuti a riconquistare il "Franchi" e l'amore regna di nuovo. Ma la Dea Bendata non ne vuol saper di baciare le viola labbra della Fiorentina e di Mutu.
Il 19 Agosto Adri cade male in un allenamento con la sua nazionale, già, proprio la nazionale e si infortuna seriamente al gomito. Per lui venti giorni di stop. Il rumeno ritorna, stringe i denti, soffre. Ma il gomito fa male e comincia a circolare una parola che sta risultando maledetta: ginocchio. I primi problemi parlano di versamento dell'articolazione. Proprio in questi giorno, siamo circa a metà ottobre, nasce l'inifinta querelle con la federazione rumena. Il c.t Piturca, nonostante gli acciacchi, lo schiera contro la Francia e Brilliantul patisce, molto. L'allenatore rumeno parla di operazione necessaria. Intanto il fenomeno torna da Prandelli con un ginocchio gonfio.
Rientra col Bayern Monaco, all'Allianz Arena e da quel momento le cose sembrano prendere definitvamente la retta via. Pochi giorni però, ed un problema muscolare lo ferma nuovamente. Ormai è chiaro, quella di Mutu sarà una stagione tremenda. Da quel momento due mesi di tregua. Il Fenomeno gioca con continuità ed i viola, sarà un caso, volano. Nemmeno l'anno nuovo si fa portatore di aria nuova. Prima gara del 2009 con il Lecce e nuovo, brutto infortunio. Questa volta si tratta di una ricaduta del gomito. L'articolazione cede nuovamente. Ancora un volta Adri brucia i tempi, torna dopo quindici giorni e abbaglia il Dall'Ara con una doppietta che lo issa a quota cento goal in Italia.
E' la svolta? "Magara", direbbe il buon Mazzone. Passano due mesi, nei quali pur non tormentato di problemi fisici, Mutu deve combattere con voci e sussurri che lo indicano come causa dei malumori dello spogliatoio viola. E siamo ai "giorni nostri". Due giorni fa la bomba dalla Romania, ancora una volta, ancora la Nazionale: "Adrian Mutu deve assolutamente operarsi".
Il resto della storia la conscete. Il comunicato della Fiorentina, le voci e le smentite. Rimane da aspettare Adri. Doveva arrivare ieri in giornata, ma è rimasto bloccato a Francoforte per ore rientrando a Firenze solo in tarda serata invece che nel tardo pomeriggio. Questo si, che è un altro segnale. Non è aria per il fenomeno, e non lo è dallo scorso giugno, da quel rigore calciato addosso a Buffon agli europei. Poi la Roma, poi la la bufera. C'è poco da fare. In annate del genere l'unica soluzione è mettersi l'animo in pace e, magari, farsi una risata. Che altro fare? Oggi finalmente sapremo. La speranza è di non esser costretti a giocarsi la Champions senza il dieci. Sembra davvero destino. Da luglio ad Aprile. Nove mesi, come un parto. Il desiderio, è che questa soffertissima gravidanza partorisca il bambino che tutti sognano. Un bambino con le orecchie a sventola, chiamato Champions League.
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