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MUTU, I precedenti di rissa nel mondo del pallone

di Enrico Mocenni

Le teste calde nel calcio, come del resto in qualsivoglia ambiente, esistono da sempre ed episodi come quello di Mutu, seppur spiacevoli e inopportuni, non rappresentano una vera e propria rarità nel panorama calcistico e sportivo in genere, sia che accadano sul rettangolo di gioco, nel tunnel al termine degli incontri o addirittura tra compagni in allenamento, sia che avvengano lontano dai riflettori in club, pub e locali di vario genere. In attesa di conoscere le decisioni della società in merito ai fatti di venerdì notte ripercorriamo alcune delle innumerevoli vicende che hanno visto protagonisti giocatori di tutte le nazionalità. In Inghilterra ad esempio, tra pub, fiumi di birra ed eccessi di zelo, giocatori del calibro di Best, Gascoigne, Cantonà, Adams e Gerrard sono stati "vittime" di spiacevoli episodi che hanno fatto il giro del mondo. Proprio quest'ultimo, in particolare, nel dicembre 2008 in quel di Southport nel Merseyside, fu addirittura arrestato per una rissa in un noto pub cittadino. Il capitano del Liverpool e stella della Nazionale di sua Maestà la Regina si rese protagonista di un acceso battibecco, simile a quello di Adrian Mutu, sfociato poi nella colluttazione, con alcuni frequentatori del locale. Gerrard, difesosi in aula affermando di essere stato provocato e di aver reagito per legittima difesa, fu successivamente assolto, evitando una possibile pena di 6 mesi di detenzione, e non subì mai sospensioni o squalifiche da parte del proprio club. In Italia invece, circa un anno prima, nel marzo 2007 fu l'allora attaccante dell'Inter Adriano ad essere messo sotto la lente d'ingrandimento mediatica per la famosa rissa all'"Hollywood" di Milano con il cestista americano di Varese, Rolando Howell. Anche in quell'occasione il tutto finì con le spiegazioni del giocatore, anche se non vi furono denunce formali, e nessuna presa di posizione da parte della società. un altro caso simile, datato febbraio 2009, vide protagonisti due giocatori della Roma, Philippe Mexes e Jeremy Menez, che all' uscita di una nota discoteca romana furono provocati da alcuni tifosi laziali finendo per arrivare alle mani. L'arrivo tempestivo dei Carabinieri ne impedirono sviluppi più gravi, tanto che il diverbio si concluse con una stretta di mano e nessuna denuncia di sorta. In sostanza "storie di ordinaria follia", perché è evidente che occasionali ring a cielo aperto ed episodi di pugilato da strada non siano certo, sebbene abbastanza reiterati, un'esclusiva del numero dieci rumeno. Tuttavia le decisioni della società, annunciate nelle prossime ore, non potrenno certo essere influenzate da precedenti come quelli elencati, ma saranno piuttosto e probabilmente dettate da una linea etica societaria di cui la stessa famiglia Della Valle si è sempre fatta promotrice, anche se le coseguenze di determinate prese di posizione dovessero costare a Firenze una prolungata astinenza calcistica dal proprio "Fenomeno".