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MUTU, Lascia Firenze o rinasce qua?

di Marco Conterio

C'era un tempo in cui Adrian Mutu era centro di gravità permanente della Fiorentina. Voci, chiacchiere, rumors. Voglie e sogni delle altre, Roma in primis, tedesche in secundis, tutto girava intorno a lui. Principe e Fenomeno della Fiorentina, riverente nei confronti di un pubblico che da sempre lo acclamava e che ad ogni suo gol veniva ripagato e ricambiato con un inchino. C'era anche una richiesta di aumento dell'ingaggio, un 6 giugno 2008, miccia che fece esplodere una bomba mediatica che risuonò nell'aere per tutta l'estate. La Roma, appunto. Quella che lo voleva, quasi lo prese ma mai lo ebbe. Arrivò il niet di Prandelli, quello definitivo poi dei Della Valle, 23 luglio di un anno fa. Rinnovo fino al 2012, tutti vissero viola, felici e contenti.

MUTU E LE MULTE - Poi la multa maxi-milionaria, poi gli infortuni, poi le tirate di orecchie. "Alle 3 di notte un giocatore che recupera dovrebbe essere a casa" ha detto ieri l'ad Mencucci. Più che tirate di orecchie, parole pesanti quelle che Mutu ha ricevuto in Romania settimane or sono, proprio per un post-gara nazionale vissuto sino ad ore piccole come se nulla fosse. L'Adrian-dipendenza degli anni passati, per gioco, talento, invenzioni e numeri, sembra andare sempre più scemando, grazie anche al successore Jovetic, grazie soprattutto alla mano di Prandelli che è riuscito a costruire una squadra che gioca a memoria, anche senza elementi sino a poco tempo prima imprescindibili. Come dire: nessuno è indispensabile, Mutu compreso.

CHI SBAGLIA PAGA - Parlare di giocattolo rotto è un'esagerazione, ma gli ingranaggi del rapporto Mutu-Fiorentina pare si stiano pian piano logorando. La maxi-multa, poi, è un elemento da considerare, visto che 17 milioni sono tanti da pagare e che, ad oggi, è solo congelata. Ma, si sa, soldi e pendenze, sono dure a trovare presto una data di scadenza. Cinquemila euro per la nottata vip, intanto, è il primo accenno di come la Fiorentina non faccia eccezioni. Sbagli? Paghi. Punto.

LE PRETENDENTI - Le ultime di mercato raccontano che Mutu potrebbe lasciare Firenze, sì, ma in estate. Certo è che, qualora un offerente dovesse presentarsi alla porta della Fiorentina con proposte allettanti, stavolta il sentore è che non ci sarebbero porte chiuse, anche a gennaio. Lo Zenit San Pietroburgo, dopo l'avvento di Spalletti, è la prima candidata al suo acquisto, da non scordare e scartare anche le candidature di Rubin Kazan, Manchester City e Fenerbaçhe. Di certo c'è che Mutu è tornato in gruppo e che con il Milan, dovrebbe esserci, almeno in panchina. Poi si aprirà di nuovo il sipario sull'Adrianeide: partirà? A gennaio o in estate? Zenit e compagnia cantante, e pagante soprattutto, sono in attesa.