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NAZIONALI SOSPESE

di Tommaso Loreto

Il colpo di stato in Guinea che ha obbligato Amrabat e Maleh a restare chiusi in albergo a circa 3 km dalla capitale Conakry, e l’irruzione delle autorità brasiliane nella sfida con l’Argentina di Nico Gonzalez e Quarta (il primo in panchina, il secondo in tribuna). Il turno di qualificazione ai prossimi mondiali in Qatar, a fine 2022, presenta il conto di un’attualità complicata un po’ ovunque e per diversi motivi, e se i tempi di rientro erano già sotto la lente d’ingrandimento figuriamoci quanto avvenuto nell’Africa occidentale.

Le storie Instagram di Amrabat testimoniano il viaggio dall’hotel fino all’aeroporto e successivamente l’attesa del decollo direttamente in areo, segno che la nazionale marocchina poteva ripartire dopo la domenica resa caotica dal colpo di stato in Guinea e l’inevitabile rinvio della partita originariamente in programma per oggi. Per Maleh, alla sua prima convocazione con il Marocco, così come per tutti i suoi compagni, una giornata tutt’altro da ricordare, rinchiuso in un albergo mentre risuonavano gli spari in strada come ha raccontato lo stesso c.t., il bosniaco Halilhodžić.

Dall’altra parte del pianeta, in Brasile, almeno 4 argentini non sarebbero dovuti scendere in campo nel match con la Seleçao (in particolare il poker in arrivo dalla Premier League, ovvero Lo Celso, Buendia, Romero e il portiere Martinez che avrebbero dovuto osservare un periodo di quarantena secondo le leggi brasiliane) motivo per cui la sfida è stata interrotta dopo che in campo erano entrate le autorità sanitarie brasiliane. Un intervento che ha poi portato la Conmebol a sospendere la partita nonostante in mattinata avesse avvisato di non procedere con le 'bolle' sportive e di far scendere regolarmente in campo i giocatori argentini.

Un quadro nel quale un altro pareggio degli Azzurri campioni d’Europa, a Basilea in Svizzera dove Jorginho ha fallito un rigore, sembra uno scherzo in confronto a quanto avvenuto altrove, in una domenica di sfide tra nazionali sospese.